Spreco di cibo, il Consiglio Ue vuole fare marcia indietro sugli obiettivi comunitari
Alcuni membri dell'Unione Europea starebbero cercando di annacquare la Direttiva Rifiuti Alimentari inserita nel Pacchetto Economia Circolare, in cui sono stati fissati dei vincoli stringenti per ridurre lo spreco di cibo: meno 30% entro il 2025 e meno 50% entro il 2030. L'indiscrezione arriva da Euractiv.com
24 September, 2017
Alcuni membri dell'Unione Europea starebbero cercando di annacquare la Direttiva Rifiuti Alimentari inserita nel Pacchetto Economia Circolare, in cui sono stati fissati dei vincoli stringenti per ridurre lo spreco di cibo: meno 30% entro il 2025 e meno 50% entro il 2030. L'indiscrezione arriva da Euractiv.com, che ha visionato alcuni documenti relativi alle ultime discussioni del Consiglio dell'Unione europea sui rifiuti.
I documenti dimostrerebbero il chiaro intento di affossare alcune delle novità introdotte. Una su tutte quella che riguarda i rifiuti alimentari pre-retail, cioè quelli prodotti da aziende e catene di approvvigionamento, che costituiscono di gran lunga gli sprechi maggiori(il 59% dei rifiuti alimentari totali dell'UE), decisamente più alti di quelli relativi ai consumatori: ebbene l'obiettivo di alcuni stati membri è quello di eliminarli tout court dalla direttiva.
Cancellata anche la proposta inserita dagli eurodeputati di una “gerarchia dei rifiuti alimentari”, in base al quale i cibi commestibili sarebbero raccolti dai venditori al dettaglio e ridistribuiti alle banche alimentari o come materia prima.
La direttiva include anche delle prescrizioni per aumentare il riciclaggio e ridurre lo smaltimento in discarica ed era stata presentata nel 2015 come parte del pacchetto di economia circolare dell'UE.
Secondo lo European Environment Bureau nell'Unione Europea vengono sprecate ogni anno circa 88 milioni di tonnellate di cibo: questo sarebbe sufficiente per nutrire i 55 milioni di europei che vivono nella povertà alimentare più di nove volte. Senza contare che una riduzione dei rifiuti alimentari già a monte della filiera garantirebbe anche notevoli risparmi di CO2 e di utilizzo del suolo .
Il Consiglio Europeo si riunirà martedì 26 settembre con l'Europlarlametoo e la Commissione proprio per discutere gli obiettivi sui rifiuti alimentari.