Il Comune di Torino stoppa i parcheggi pertinenziali per 'favorire una mobilità sostenibile'
On line la nota del Comune di Torino sulla delibera di giunta che cancella i parcheggi pertinenziali previsti nell’ultimo piano del 2012
26 September, 2017
Niente più parcheggi pertinenziali nella zona centrale storica, nei parchi urbani e belle aree tutelate dallo Stato e dalla Regione; stralcio di tutte le localizzazioni approvate nell’ultimo piano del 2012, le cui gare andarono in gran parte deserte. Stop anche per i parcheggi di corso Marconi e piazza Lagrange, a gare concluse ma senza assegnazione.
Si chiude quindi, con la delibera approvata oggi dalla Giunta comunale, un percorso di adeguamento dell’amministrazione comunale alle proprie linee programmatiche, che esplicitano la volontà di promuovere una mobilità a misura d’uomo disincentivando l’uso dell’automobile, nelle quali era già indicato il blocco dell’ulteriore realizzazione di parcheggi interrati sotto il suolo pubblico. “È nostra intenzione non vendere suolo pubblico per iniziative private che vanno in direzione opposta al nostro obiettivo di sviluppare la mobilità sostenibile e di valorizzare le aree storiche e naturali della città – ha affermato il vicesindaco Guido Montanari – ci siamo presi tutto il tempo per valutare eventuali azioni da parte dei partecipanti ai bandi ma ora siamo in grado di perseguire la nostra idea di mobilità, nell’interesse pubblico e per dare voce ai cittadini e alle cittadine che si sono opposti”.
Dei venti pertinenziali messi a bando nel 2012, sui trenta previsti, per ben 12 le gare andarono deserte. Due non furono messi a bando: corso Stati Uniti, per possibili interferenze con il progetto della linea 2 di metropolitana, e piazza Respighi per la forte opposizione dei residenti. Per altri quattro vi è stata un’assegnazione – area Saint Gobain e corso Allamano in Circoscrizione 2, via Salbertrand nella 4 e corso Giulio Cesare nella 6 – poi revocata per rinuncia degli assegnatari dopo una verifica del mercato immobiliare. Infine, nel caso di corso Marconi e via Lagrange, si è giunti a una aggiudicazione provvisoria, poi revocata dall’amministrazione per mancata sottoscrizione nei tempi previsti da parte degli aggiudicatari. La forte opposizione dei cittadini e valutazioni di opportunità vista la possibile presenza nel sottosuolo di reperti archeologici hanno consigliato l’Amministrazione di chiudere il percorso di assegnazione.
“Un primo passo della riqualificazione di corso Marconi si realizzerà con i fondi del collegato ambientale che riguarda i percorsi casa lavoro del quartiere di San Salvario”, spiega Maria Lapietra, assessora alla Viabilità.
Ora la delibera sarà sottoposta al voto del Consiglio comunale per la definitiva approvazione.
Le aree stralciate dalla delibera
Circoscrizione I
Corso Stati Uniti (tra corso Galileo Ferraris e corso Re Umberto), piazza Paleocapa, piazza Lagrange.
Circoscrizione II
Via Tintoretto, corso Allamano, via Ada Negri, piazza Bianco, via Boston, corso Allamano (retro civico 64), area Saint Gobain (via Gorizia/via Filadelfia), via Barletta, via Monteponi, via Portofino, via Imperia
Circoscrizione III
Via D’Annunzio a lato dei giardini di via Osasco, giardino di via Rivalta, via Tofane
Circoscrizione IV
Via Salbertrand (area verde su via Valentino Carrera), via Servais (interno 92), largo Migliara
Circoscrizione V
Largo Giachino
Circoscrizione VI
Via Amilcare Ponchielli, corso Giulio Cesare (tra le vie Pergolesi e Porpora), piazza Respighi
Circoscrizione VII
Via Asigliano Vercellese, via Benevento, piazza Don Albera, largo Boccaccio
Circoscrizione VIII
Piazza Asmara, largo Merano, piazza Nizza (versante ovest), corso Marconi, piazza Filzi, via Ventimiglia