La raccolta non differenziata delle case popolari di Milano
Nel quartiere Giambellino gli inquilini delle case popolari non conferiscono correttamente i rifiuti collocandoli negli appositi contenitori: la situazione è di degrado e abbandono
25 September, 2017
di Laura Tajoli
Al numero civico 64 di via Giambellino, i caseggiati delle case popolari Aler sono in buone condizioni. C'è persino, in mezzo al cortile, un casottino con tutti i bidoni per la raccolta differenziata. Il problema è che non tutti gli inquilini ne fanno uso. "Alcuni non suddividono carta, vetro, umido e plastica già nelle loro abitazioni", spiega Johnny, addetto alle pulizie del condominio. "Tanti cercano di fare le cose per bene, ma poi arrivano i loro vicini di casa e buttano un sacco con dentro di tutto dove capita".
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Così per chi cerca di differenziare la vita è dura. "I bravi inquilini si chiedono perché dovrebbero mettere i sacchi nei contenitori giusti, quando c'è chi non lo fa", prosegue Johnny. Lui arriva dal Perù e ama il suo lavoro. Lo sforzo di tenere pulito e in ordine gli spazi comuni e di convogliare la spazzatura là dove deve andare ricade quasi completamente sulle sue spalle.
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Spostandoci al numero 60 di via GIambellino, troviamo un altro condominio di case popolari. Qui la situazione peggiora. C'è sempre una casetta dove dovrebbe essere raccolta la spazzatura, in bidoni differenziati a seconda del materiale. Però i rifiuti sono sparpagliati un po' dappertutto: scheletri di biciclette, vecchie sedie in ferro arrugginite e persino qualche elettrodomestico, abbandonato in cortile in attesa che qualcuno venga a portarlo via. In questo contesto si avverte la mancanza di qualcuno che si faccia carico di assicurarsi che la spazzatura venga realmente differenziata, anche per evitare le multe salate che ogni anno ricadono su tutti gli abitanti delle case popolari. "Non su tutti", precisa Anna, del comitato di autogestione, "purtroppo in questi condomini ci sono anche molte persone che occupano le case abusivamente: non pagano l'affitto, figuriamoci se pagano le multe dell'Amsa!".