Strategie Energetiche Nazionali, il 4 ottobre a Roma il convegno del Movimento Decrescita Felice e AIEE
MDF e l’Associazione Italiana Economisti dell’Energia presentano i risultati ottenuti da quattro enti che in Italia si occupano di scenari energetici ed economici, "per poi discutere in una tavola rotonda le scelte più efficaci da implementare nel nostro paese". Appuntamento dalle 9 presso la Sala Protomoteca in Piazza del Campidoglio
01 October, 2017
Il Movimento per la Decrescita Felice (MDF) e l'Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia (AIEE), con il Patrocinio dell’Assessorato Ambiente del Comune di Roma e la collaborazione come media partner della rivista Quale Energia, del sito Ecquologia.it, di Radio Cusano Campus, e del circolo MDF di Roma, propongono un convegno finalizzato alla promozione del dibattito tra tutte le istituzioni e gli enti interessati a discutere la riduzione delle emissioni di gas serra programmata dall’Unione Europea al 2050, organizzato per il 4 ottobre 2017, dalle 9 alle 17.30, presso la Sala Protomoteca in Piazza del Campidoglio 55 a Roma.
"Mentre assistiamo sempre più spesso agli effetti dei cambiamenti climatici, è essenziale definire al più presto un percorso chiaro e condiviso verso la decarbonizzazione del nostro sistema economico.L’accordo di Parigi, infatti, non può essere considerato un punto di arrivo ma la base su cui poggiare ogni scelta futura di strategia energetica ed economica. L’energia, grazie alle ricadute sugli altri settori dell’economia ma anche in virtù delle tecnologie già mature, soprattutto per il risparmio energetico, ha le potenzialità per essere il primo settore economico a intraprendere il cammino verso la sostenibilità.
Con il convegno del 4 ottobre a Roma in Campidoglio il Movimento per la Decrescita felice e l’Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia vogliono far conoscere i risultati ottenuti da quattro enti che in Italia si occupano di scenari energetici ed economici, per poi discutere in una tavola rotonda cui partecipano alcune delle principali istituzioni interessate alle strategie energetiche nazionali quali sarebbero le scelte più efficaci da implementare nel nostro paese."
1. AIEE e MDFProgramma:
9.00 Registrazione dei partecipanti (ingresso libero, con iscrizione obbligatoria entro il 30/9)
9.30 Saluto introduttivo
Pinuccia Montanari Assessore Ambiente Comune di Roma
Lucia Cuffaro Presidente Movimento per la Decrescita Felice (MDF)
Carlo Di Primio Vice Pres. e A.D. Associazione Italiana Economisti dell’Energia (AIEE)
10.00 – 13.00 Presentazione dei modelli di simulazione dinamica relativi al futuro utilizzo dell’energia e della riduzione delle emissioni dei gas serra; analisi fatta e conclusioni raggiunte:
Maria Rosa Virdis ENEA, Unità Studi e Strategie di Roma
Simone D’Alessandro Dip. di Scienze Economiche Univ. Pisa
Maria Gaeta RSE Sistemi Energetici di Milano
Federico Pontoni IEFE, Università Luigi Bocconi di Milano
Verrà inoltre illustrata da Marco Morosini (Politecnico di Zurigo) la strategia energetica al 2050 che la Svizzera ha approvato con un referendum popolare a maggio del 2017.
13.00 – 14.30 Pausa pranzo
14.30 – 17.30 Tavola rotonda, per confrontare i risultati di ogni modello e raccogliere suggerimenti e strategie utili a chi dovrà gestire in Italia il progetto di riduzione della CO2.
Partecipano: Alessandro Carettoni (Ministero Ambiente), Mario Contaldi (Ispra), Ivan Faiella (Banca d’Italia), Luca Iacoboni (Greenpeace),Matteo Leonardi (WWF), Simone Mori (Elettricità Futura), Edoardo Zanchini (Legambiente), Luciano Barra (Ministero Sviluppo Economico, nominativo da confermare).
L’Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia è un organismo indipendente, no-profit che riunisce tutti coloro che studiano, dibattono e promuovono la conoscenza dell’energia nel nostro Paese. Opera da trent’anni nel settore energia ed ambiente attraverso convegni, dibattiti, studi, consulenze, corsi di formazione post-universitari e pubblicazioni scientifiche.
Il Movimento per la Decrescita Felice, nato nel 2007, si è posto come una voce critica verso il sistema di iper-produzione che caratterizza la nostra economia, auspicando l'evoluzione verso una bio-economia che mantenga un equilibrio tra l’impatto dell’umanità (utilizzo di risorse e produzione di rifiuti) e la capacità riproduttiva della terra (biocapacità).
2. La riduzione delle emissioni di gas serra
Il problema del riscaldamento globale è ormai riconosciuto come prioritario da tutte le nazioni, anche a livello politico. L'accordo di Parigi sul clima, ratificato nel dicembre 2015 e firmato da 175 nazioni il 22 aprile 2016, ha definito come obiettivo il contenimento entro 2 gradi centigradi dell'aumento della temperatura media del pianeta.
Già nel 2009[1] l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di gas serra dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990.
Nel 2011 la “Roadmap 2050”[2] della Commissione aveva proposto una tabella di marcia per le prospettive d’azione fino al 2050, per consentire all’UE di conseguire l’obiettivo di riduzione concordato preservando e supportando la competitività dell’economia. La roadmap contemplava come passo intermedio la riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030.
Nel marzo 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato il documento “Italy’s National Energy Strategy” (SEN) che illustra le sette priorità ritenute indispensabili per raggiungere nel nostro paese l'obiettivo di riduzione delle emissioni.
A giugno 2017 Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente ne hanno presentato una nuova versione, attualmente in consultazione, che si prevede sia rilasciata in versione definitiva nell’autunno 2017.
Molti enti e istituti di ricerca italiani hanno presentato, dopo la pubblicazione della SEN, degli studi per evidenziare proposte e strategie ritenute necessarie per la sua implementazione.
Anche a livello internazionale, sono ormai numerosi gli studi, le simulazioni e le dichiarazioni politiche per valutare e abbracciare la transizione verso un sistema basato sulla massima efficienza energetica e sull’esclusivo utilizzo di fonti rinnovabili.
3. L'importanza dei modelli di simulazione
A fronte dell'analisi delle strategie da usare per la riduzione della CO2, un piano di implementazione deve, tra gli altri aspetti, chiarire a quanto ammontano le risorse economiche necessarie e allo stesso tempo valutare quale sarà il suo impatto sui parametri macroeconomici principali: occupazione, PIL, dinamica dei salari, distribuzione del reddito ecc.
Da molti anni un aiuto per ragionare sul secondo punto è fornito dai modelli di simulazione sviluppati da computer con specifici software applicativi.
La dinamica dei sistemi, grazie alla sua rappresentazione grafica, la sua flessibilità, le simulazioni e l'analisi di scenario, è in grado di capire le dinamiche che si mettono in moto fra i sistemi economico, ecologico e sociale, e di valutare le loro interconnessioni e il loro feedback.
Molti modelli sono stati messi a punto nel campo della macroeconomia ecologica, soprattutto in ambito universitario.
Una recente pubblicazione di Ecological Economics[3] ne analizza ben 22, sviluppati tra il 2010 e il 2016.
Sappiamo che in Italia, anche al di fuori dell'ambito accademico, altri Enti ed Associazioni hanno sviluppato modelli di simulazione energetica che contemplano la riduzione della CO2.
Si è pensato quindi di organizzare un convegno aperto a coloro che si occupano di questa tematica.