Friuli Venezia Giulia, il Consiglio Regionale approva disegno di legge sull'economia circolare
Potenziato l'avvio a riciclo dei rifiuti urbani e definiti nuovi obiettivi al 2024: raccolta differenziata al 70 per cento; garantire il 70 per cento di preparazione per il riutilizzo di beni e di riciclaggio di carta, plastica, vetro e metalli; ridurre la produzione rifiuti pro capite del 20%rispetto al 2015
04 October, 2017
Il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il disegno di legge 224 su gestione dei rifiuti e principi di economia circolare: 35 i voti favorevoli (Pd, Citt, AP, AR, FI, Pustetto (Misto), Lauri e Gratton (Sel-FVG); 3 i no, di Sergo, Frattolin e Ussai (M5S) e 2 le astensioni, di Marin (FI) e Violino (Misto).
L'esame dell'Aula ha consentito di apportare nuovi aggiustamenti normativi al provvedimento con l'accoglimento di modifiche che hanno poggiato su un consenso trasversale, come nel caso dell'emendamento a firma Da Giau (Pd), Boem (Pd) e altri, che istituisce il Forum regionale dell'economia circolare - organismo composto dalle strutture regionali competenti in materia, le associazioni di categoria e del terzo settore, le istituzioni scolastiche, universitarie e di ricerca e dagli enti gestori - cui è affidato il compito di valutare gli esiti del monitoraggio compiuto dal Tavolo permanente, constatare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi e contribuire all'eventuale rimodulazione degli stessi, proponendo al contempo linee di indirizzo utili alla diffusione di buone pratiche.
Come spiega l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Sara Vito, a commento dell’approvazione, il disegno di legge “permette di fare un passo avanti verso l’attuazione di un modello sostenibile per il Friuli Venezia Giulia, nel quale i temi ambientali riescono ad andare di pari passo con quelli dello sviluppo”. In concreto è stato potenziato l’avvio a riciclo dei rifiuti urbani e sono stati fissati nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2024: portare la raccolta differenziata al 70 per cento; garantire il 70 per cento di preparazione per il riutilizzo di beni e di riciclaggio di materia rispetto al rifiuto prodotto dalle frazioni costituite da carta, plastica, vetro e metalli; ridurre la produzione pro capite di rifiuti urbani del 20 per cento rispetto alla produzione del 2015.
Accolto
anche l'emendamento a firma Da Giau (Pd), Colautti (AP) e Boem (Pd)
che dispone norme di raccordo tra il ddl e la legge regionale 5/2016
per l'esercizio di funzioni associate dei Comuni attraverso l'AUSIR
(Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti).
Ulteriori
modifiche hanno indicato con maggiore precisione quali tipologie di
impianti di recupero siano tenute a corrispondere ai Comuni
l'indennizzo e inserito la clausola valutativa che impegna la Giunta
a dare conto al Consiglio regionale dei risultati raggiunti con la
legge. Accolto
l'ordine del giorno presentato dal MoVimento 5 Stelle che impegna la
Giunta regionale a rifinanziare, in sede di prossima Finanziaria, il
capitolo destinato alla realizzazione dei centri di riuso.
"Con la nuova disciplina sulla gestione dei rifiuti abbiamo colto con coraggio la sfida dei tempi moderni che chiama a scelte nuove nei nostri modelli produttivi e sociali in cui i rifiuti diventano risorse grazie a modelli di riuso e l'innalzamento della qualità degli scarti stessi". A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau, relatrice di maggioranza del disegno di legge.
"La
realtà odierna ci consegna, rispetto a 30 anni fa, un contesto in
cui sono cambiate le normative comunitarie e nazionali, le
acquisizioni scientifiche, le tecnologie, i modelli produttivi, gli
stili di vita e di consumo, le parole d'ordine attraverso le quali i
decisori politici e amministrativi sono chiamati a pensare e
pianificare futuro e qualità della vita dei propri cittadini. Una di
queste è proprio economia circolare".
Nel
suo intervento in Aula, Da Giau ha sottolineato come "grazie al
dibattito e le audizioni in Commissione sono stati inseriti due
aspetti significativi: l'introduzione del forum dell'economia
circolare e l'impegno contro lo spreco alimentare e farmaceutico. Il
primo è lo spazio di confronto in cui, in un contesto di
responsabilità condivisa, categorie produttive, associazioni e
istituzioni potranno definire il modello regionale di economia
regionale dando precisi indirizzi alla Regione. Codificando in legge
l'impegno contro lo spreco alimentare e farmaceutico si è voluto
invece riconoscere e mettere a sistema il valore delle buone prassi
già avviate da volontari, associazioni e istituzioni locali che
testimoniano come cresca nella nostra regione un modello di rapporti
di comunità efficace per affrontare questi tempi nuovi".
Negativo invece il parere del Movimento 5 Stelle che ha votato no al provvedimento: "Abbiamo bocciato il ddl su rifiuti ed economia circolare perché si tratta di un provvedimento poco coraggioso, che contiene ancora delle previsioni che ancora non condividiamo. I principi e le finalità sono come sempre condivisibili, ma le azioni previste non sono abbastanza incisive rispetto a quanto necessario oggi. Il disegno di legge approvato dal Consiglio regionale non è certo la pietra filosofale in grado di trasformare radicalmente la gestione dei rifiuti nel Friuli Venezia Giulia. Ci vorranno ancora troppi anni per riuscire a vedere qualche effetto concreto e purtroppo siamo già in forte ritardo".