Ogni cittadino di Londra respira aria inquinata. Un nuovo studio sancisce il disastro
In tutti i quartieri londinesi i livelli delle polveri sottili PM 2,5 sono ben oltre i limiti fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dice lo studio, che rivela come il 95% della popolazione londinese – vale a dire circa 8 milioni di persone – vive in zone in cui la soglia è superata almeno del 50%
06 October, 2017
Preoccupa e non poco l'ultimo studio che certifica il pessimo stato dell'aria di Londra. Secondo i risultati di una ricerca commissionata dalla Greater London Authority ogni persona che vive nella Capitale Britannica respira un'aria che supera i limiti dei peggiori inquinanti atmosferici.
In tutti i quartieri i livelli delle polveri sottili PM 2,5 sono ben oltre il limite (10mg per metrocubo) fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo studio rivela inoltre come il 95% della popolazione londinese – vale a dire circa 8 milioni di persone – vive in zone in cui la soglia è superata almeno del 50%. Nel centro della metropoli il disastro è totale: il livello medio annuale di PM 2,5 è quasi il doppio del limite fissato dall'OMS. Un dato per altro in linea con le medie delle città del nord italia, dove il livello massimo è fissato addirittura in 25 mg per metrocubo ma puntualmente superato ogni anno con picchi vertiginosi di oltre 100 mg.
“E’ disgustoso sapere che neanche un quartiere di Londra soddisfi gli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità – ha detto il sindaco Sadiq Khan -. Dobbiamo vergognarci che i nostri giovani, la prossima generazione di londinesi, siano esposti a queste minuscole particelle di polvere tossica, che danneggiano seriamente i loro polmoni e accorciano la loro aspettativa di vita. Capisco che siano informazioni difficili da accettare ma ho voluto pubblicarle in modo che la gente capisse veramente il valore della sfida che stiamo affrontiamo".
La scorsa settimana Khan ha presentato i piani per limitare l'uso delle stufe a legna nella capitale dal 2025 e stringere le norme per assicurarsi che tutte le nuove stufe del 2022 siano il più pulite possibile. Ha inoltre stabilito una serie di piani per affrontare l'inquinamento derivante dai veicoli più vecchi. Questo mese verrà introdotta una tassa di tossicità di 10 sterline all'interno della congestion charge per le auto a benzina e diesel immatricolate prima del 2006, il che significa che un automobilista alla guida di un'auto del genere dovrà pagare 21 sterline e 50 per circolare nel centro di Londra dalle 7 alle 6 nei giorni feriali.
Khan vuole introdurre anche una nuova tassa sulle auto diesel e benzina che superano, rispettivamente, i livelli di emissioni Euro 6 ed Euro 4. I conducenti dei veicoli più inquinanti dovranno pagare 12 sterline e 50 per entrare in una zona a bassissima emissione chiamata Ułęż nel centro città a partire da aprile 2019, un anno prima del previsto. La tassa si applicherà a tutti i veicoli entro il 2021, ha detto il sindaco. Khan ha anche confermato che entro il 2020 potrebbe estendere la London wide zone anche ad automezzi pesanti, compresi gli autobus e i pullman.
Londra è ampiamente riconosciuta come l'area urbana con l'aria peggiore in tutto il Regno Unito, anche se ci sono molte altre città che non se la passano certo bene. Secondo le cifre presentate dai ministri alla Commissione europea, 37 delle 43 zone del Regno Unito maggiormente inquinate sforano ancora i limiti, dimostrando che il Governo britannico non è riuscito a mettere in atto nessuna contromisura efficace, come ripetono da tempo alcune delle principali associazioni ambientaliste inglesi.
A luglio il governo è stato portato in tribunale da Client Earth per la terza volta dopo la pubblicazione dell'ultimo piano per la qualità dell'aria. Il pool di avvocati ambientalisti lo ha giudicato ancora troppo blando visto che all'interno del piano le congestion charge, considerate tra le più incisive misure anti smog, vengono prese in considerazione solo dopo altre opzioni.
Anche gli attivisti del Clean Air hanno criticato l'incapacità del governo di produrre misure efficaci mentre sono più ottimisti per Londra e i piani di Khan, anche se chiedono al sindaco di intervenire con più urgenza.