L'inquinamento atmosferico danneggia la memoria dei bambini
Lo sostiene un nuovo studio, guidato dai ricercatori dell'Istituto di salute globale di Barcelona (ISGlobal), che ha valutato l'impatto del Pm 2,5 e del black carbon nei bambini che si recano a scuola a piedi, scoprendo un correlazione tra la riduzione della loro working memory e l'esposizione agli inquinanti
09 October, 2017
L'esposizione all'inquinamento atmosferico nel percorso a piedi casa-scuola può avere effetti dannosi sullo sviluppo cognitivo dei bambini riducendo la loro working memory, ovvero il sistema responsabile dell'immagazzinamento temporaneo delle informazioni e del loro primo utilizzo.
Lo sostiene un nuovo studio, guidato dai ricercatori dell'Istituto di salute globale di Barcelona (ISGlobal) e pubblicato sulla rivista Environmental Pollution, che ha valutato l'impatto del Pm 2.5 e del Black Carbon (entrambi prodotti dal traffico automobilistico) nei bambini che si recano a scuola a piedi, scoprendo una correlazione tra la riduzione della loro working memory e l'esposizione agli inquinanti, che nei momenti a ridosso dell'entrata e dell'uscita da scuola si trovano in concentrazioni molto elevate.
L'indagine è stata effettuato a Barcellona e ha coinvolto oltre 1.200 bambini di età compresa tra 7 e 10 anni, provenienti da 39 scuole diverse. Per dodici mesi le loro capacità cognitive sono state monitorate più volte rispetto ad un'esposizione all'inquinamento atmosferico calcolata sulla base dei percorsi a piedi più brevi. L'analisi statistica dei risultati ha rivelato che l'esposizione al PM 2.5 e al Black Carbon è correlata ad un calo della crescita annua prevista della working memory rispettivamente del 4,6% e del 3,9%.
La working memory è importante per il ragionamento, per il processo decisionale e per il comportamento. La locuzione viene usata alcune volte come sinonimo di memoria a breve termine, ma alcuni teorici considerano le due forme di memoria distinte: la prima indica il sistema riconosciuto dalle neuroscienze e dalle scienze cognitive per la manipolazione delle informazioni memorizzate, mentre la memoria a breve termine si riferisce solo all'archiviazione di informazioni a breve termine.
È piuttosto evidente che camminare in strada nelle ore di maggior traffico espone il corpo a delle concentrazioni di inquinanti più alte rispetto ad altri momenti della giornata ed era chiaro che questo "avesse un impatto sproporzionatamente elevato sulla salute", ha detto il primo autore dello studio Mar Alvarez-Pedrerol. Una ricerca di qualche anno fa ha dimostrato che il 20% del Black Carbon quotidiano viene inalato dai bambini nel percorso a piedi quotidiano verso le proprie scuole.
"Ma il fatto che i bambini che vanno a scuola a piedi possano essere più esposti all'inquinamento non significa che quelli che vanno in macchina o con i mezzi pubblici non siano altresì esposti a livelli elevati", ha sottolineato Jordi Sunyer, responsabile del programma ISGlobal's Child Health e co-autore dello studio. "La soluzione è la stessa per tutti - per lvarez-Pedrerol - bisogna ridurre l'uso di veicoli privati per la scuola e creare percorsi meno inquinati e più sicuri dal punto di vista sanitario".