Giornata mondiale dell’alimentazione, il 16 ottobre si discute di fame, migrazioni e sviluppo sostenibile
Per la prima volta un Papa presente alla cerimonia ufficiale presso la sede centrale della Fao, trai i temi al centro dell’agenda migrazioni, sviluppo sostenibile e sicurezza alimentare
11 October, 2017
Il 16 ottobre, in occasione della cerimonia ufficiale che si terrà presso la Sede centrale della FAO, il Direttore Generale della FAO sarà affiancato da Papa Francesco e dai Ministri dell’agricoltura che partecipano alle riunioni del Gruppo dei Sette (G7). Per tradizione, durante la cerimonia della GMA, veniva letto un messaggio di Sua Santità. Quest’anno, per la prima volta, il Papa sarà presente ed esorterà la comunità internazionale a cambiare il futuro della migrazione. La presenza dei Ministri dell’agricoltura del G7 ci ricorderà, in modo tangibile all’interno dell’agenda politica, l’importanza del legame fra sicurezza alimentare, sviluppo rurale e migrazione. Fra gli altri invitati speciali, segnaliamo la presenza del Commissario UE Phil Hogan e dei Capi di IFAD e PAM.
Qui il programma della Sessione Plenaria Fao del 16 ottobre 2017
Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo in sicurezza alimentare e sviluppo rurale
Il mondo è in movimento. Il più alto numero di persone mai registrato dalla Seconda Guerra Mondiale è stato costretto ad abbandonare le proprie case a causa dell'aumento dei conflitti e dell'instabilità politica. Ma anche la fame, la povertà, ed un incremento degli eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici sono fattori importanti che contribuiscono alla sfida della migrazione.
Spostamenti così imponenti di persone oggi presentano delle sfide complesse che esigono un’azione globale. Molti migranti arrivano in paesi in via di sviluppo creando tensioni laddove le risorse sono già scarse, ma la maggioranza, circa 763 milioni, si spostano nell’ambito dei propri paesi anziché all’estero.
I
tre quarti degli estremamente poveri basano il proprio sostentamento
sull’agricoltura o altre attività rurali. Creare le condizioni che
permettano alle persone rurali, specialmente ai giovani, di rimanere
nel proprio paese, qualora sussistano le condizioni di sicurezza, e
di disporre di mezzi di sussistenza più resilienti, è una
componente cruciale di qualsiasi piano per affrontare la sfida della
migrazione.
Lo sviluppo rurale può affrontare i
fattori che costringono le persone a spostarsi creando per i giovani
opportunità di lavoro ed impieghi che non siano unicamente basati
sulle coltivazioni (ad esempio piccole imprese casearie o avicole,
della lavorazione di generi alimentari o di orticoltura). Può anche
portare ad un incremento della sicurezza alimentare, a mezzi di
sostentamento più resilienti, ad un migliore accesso alla
protezione sociale, alla riduzione dei conflitti sulle risorse
naturali ed a soluzioni al degrado ambientale ed ai cambiamenti
climatici.
Investendo nello sviluppo rurale, la comunità internazionale può inoltre trarre vantaggio dal potenziale della migrazione per sostenere lo sviluppo e contribuire alla capacità di recupero delle comunità dislocate e ospitanti, ponendo le basi per una ripresa a lungo termine ed una crescita inclusiva e sostenibile.
Giornata mondiale dell’alimentazione – Verso un mondo a fame zero
Per la prima volta, gli Ambasciatori FAO del programma “Fame zero” si riuniranno per discutere l’impegno volto a mobilitare l’azione a favore di “Fame zero” nelle rispettive regioni. Si tratta di Carlo Petrini, Presidente di Slow Food (Europa); Guadalupe Valdez, economista ed ex congressista (America latina e Caraibi); Darine el Khatib, giornalista (Vicino Oriente); e Kanayo F. Nwanze, ex Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Africa). Sarà trasmesso anche un messaggio video di Sua Altezza la Principessa Maha Chakri Srindhorn, Ambasciatrice di Fame zero per la regione asiatica. Nel corso dell’evento sarà, inoltre, presentata la pubblicazione della FAO “Verso un mondo a fame zero”, che analizza gli sforzi che la FAO compie da 72 anni per porre fine alla fame e alla malnutrizione.
La Migrazione e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
La migrazione è parte del processo di sviluppo dovuto alla trasformazione strutturale delle economie ed alla ricerca di migliori opportunità di lavoro all’interno ed attraverso i paesi. La sfida consiste nell'affrontare i fattori strutturali che provocano vasti movimenti di persone così da rendere la migrazione sicura, ordinata e regolare. In questo modo essa può contribuire alla crescita economica e migliorare la sicurezza alimentare ed i mezzi di sussistenza rurali, avvicinando i paesi al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Approfondisci i modi in cui la FAO sta lavorando con i paesi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
La Fame nel mondo
795 milioni di persone, nel mondo, oggi, soffrono la fame. Circa una persona su nove non ha abbastanza cibo per condurre una vita sana ed attiva. A livello mondiale, l rischio maggiore per la salute degli individui è rappresentato dalla fame e dalla malnutrizione, più che dall’azione combinata di AIDS, malaria e turbercolosi.
Le principali cause della fame sono i disastri naturali, i conflitti, la povertà endemica, l’assoluta scarsità di infrastrutture per l’agricoltura e lo sfruttamento eccessivo dell’ambiente. La fame non significa solamente mancanza reale di cibo. Essa si manifesta anche in forme più nascoste. La mancanza di micronutrienti, ad esempio, espone le persone a contrarre più facilmente le malattie infettive, impedisce un adeguato sviluppo fisico e mentale, riduce la produttività nel lavoro e aumenta il rischio di morte prematura.
La fame non colpisce solamente gli individui ma mina anche le potenzialità economiche dei Paesi in via di sviluppo. Gli economisti stimano che ogni bambino il cui sviluppo mentale e fisico sia compromesso dalla fame e dalla denutrizione ha minori capacità di generare reddito, nel corso della sua vita
Fonte: Fao