Inquinamento atmosferico, Cittadini per l'Aria: 'Il Governo e i sindaci fermino la strage'
Secondo il Rapporto 2017 sulla Qualità dell’Aria in Europa pubblicato dall'IEA anche nel 2015 l’Italia ha violato i limiti di quasi tutti gli inquinanti atmosferici previsti dalla normativa Europea. Complessivamente l’Italia è seconda solo alla Germania in fatto di morti premature dovute all'aria insalubre
12 October, 2017
Il Rapporto 2017 sulla Qualità dell’Aria in Europa pubblicato mercoledì 11 ottobre dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) indica che, come ogni anno, anche nel 2015 l’Italia ha violato i limiti di quasi tutti gli inquinanti atmosferici previsti dalla normativa Europea. "In molte aree nel nostro paese, e in modo massiccio nella pianura padana, i limiti di legge di PM10, PM 2.5, NO2, O3, b(A)p sono superati, anche di più di una misura. Ciò espone la popolazione ad un danno grave di cui si parla troppo senza che seguano politiche coerenti alla gravità del problema". A sottolineare i dati terribili dell'inquinamento atmosferico italiano è Cittadini per l'Aria, la onlus milanese che si batte per una migliore qualità dell'aria nel nostro paese.
L'associazione ricorda lo stretto legame tra inquinamento e morte: "L’Italia è prima in classifica a livello Europeo per le concentrazioni di ozono (O3), i cui precursori (NOx e VOC) hanno origine dall’attività umana, primo fra tutti, spiega il rapporto, il traffico, con un record Europeo di 2900 morti premature all’anno derivante dall’esposizione a questo inquinante".
"L’Italia è poi seconda solo a Polonia e Macedonia per livelli di PM 2.5 il particolato più fino e dannoso sulla salute umana con un record per l’area metropolitana di Milano dove milioni di persone sono esposte ad un livello di PM 2.5 (32 µg/m3) superiore di quasi un terzo il limite di legge entrato in vigore nel 2015 (25 µg/m3)".
"Italia seconda in classifica per impatto sanitario da biossido di azoto con una stima di oltre 42.000 morti anno per effetto della esposizione della popolazione a questo inquinante. Ancora nelle top ten – ovvero 4° in Europa - anche per livelli di biossido di azoto (NO2) con Milano sempre in testa alla classifica nazionale con un livello di questo inquinante di 75 µg/m3, quasi doppio rispetto al limite di legge (40 µg/m3)".
"E ancora superamenti da record – e sempre nella top ten Europea, dietro solo a Bulgaria, Polonia, Montegro - per il PM10 con punte massime, più che doppie rispetto al limite di legge (40 µg/m3), a Cassino, in numerosissime centraline nelle aree torinese, veneziana e di Milano, e poi a Rezzato, a Treviso, Padova e Pavia".
"Italia ancora nella top ten, e in particolare sesta in classifica in Europa, per livelli di benzo(A)pirene, con la massima esposizione a Laces, in Alto Adige, con 3.18 ng/m3, oltre tre volte il limite di legge, seguita da Frosinone, l’area Feltrina e Sondrio, e Meda, dati che confermano il grave impatto della combustione della legna e delle biomasse sui livelli di questo inquinante altamente cancerogeno per la salute umana".
Complessivamente, valutata l’esposizione della popolazione, l’Italia è seconda solo alla Germania in fatto di morti premature, dato non confortante se si considera che la Germania ha una popolazione di oltre 80 milioni di abitanti contro i 60 milioni dell’Italia.
“Una fetta rilevantissima della popolazione italiana è esposta, nei centri urbani ma non solo, a un letale areosol che produce danni al feto, riduce lo sviluppo dei polmoni e cognitivo dei bambini, causa l’insorgenza di tumori al polmone, e aumenta l’incidenza di morte cardiovascolare e respiratoria, è riconducibile all’incremento dell’incidenza di Alzheimer”, afferma Anna Gerometta Presidente di Cittadini per l’Aria, “sarebbe ora che il nostro Governo si accorgesse di questo danno immane alla popolazione e mettesse in campo misure e fondi adeguati facendone una priorità assoluta. Una simile strage ogni anno è riconducibile in grandissima parte alla mancanza di politiche adeguate che, fra l’altro, coincidono in gran parte con quelle che è necessario adottare al più presto per combattere i cambiamenti climatici”.
“Siamo ancora lontani dal poter dire che questo tema viene trattato adeguatamente. Basti pensare alle politiche sul traffico e in particolare la circolazione dei diesel nei centri urbani o a quello delle tema della combustione delle biomasse per il riscaldamento domestico”.
Cittadini per l’aria invita i sindaci ad adottare al più presto, per proteggere i propri cittadini, sistemi di limitazione del traffico nelle aree urbane, ed in particolare dei diesel con l’obiettivo di arrivare a città libere dai diesel entro non oltre il 2025, e le Regioni ad istituire divieti di utilizzo della legna o biomasse come sistema energetico per il riscaldamento nelle case ovunque vi sia una alternativa ambientalmente più sostenibile. Solo con politiche coerenti sarà possibile ridurre entro tempi accettabili l’impatto terribile dell’inquinamento atmosferico in Italia.