Bonifica e rigenerazione urbana di Bagnoli Coroglio: il punto nelle commissioni Ambiente e Diritto alla città
Martedì 24 ottobre le commissioni Ambiente e Diritto alla città di Napoli hanno fatto il punto sui lavori di bonifica e rigenerazione urbana affidati a Invitalia
02 November, 2017
Lo scorso martedì 24 ottobre le commissioni Ambiente e Diritto alla città hanno fatto il punto sui lavori di bonifica e rigenerazione urbana della ex area industriale di Bagnoli Coroglio che da 25 è in attesa di bonifica.
La vera e propria progettazione della bonifica sarà affidata da Invitalia, il soggetto attuatore degli interventi, non appena saranno validate (da Arpac, Ispra e Agenzia per l'ambiente del Veneto) le caratterizzazioni che Invitalia ha svolto per determinare i rischi ambientali presenti; nell'area, le caratterizzazioni sono avvenute "a maglia stretta", cioè con un grado molto alto di dettaglio.
Per la progettazione dei lavori di bonifica, è infatti necessaria la certezza sullo stato attuale dell'inquinamento. Nel frattempo, le attività non si sono fermate: sono in corso sperimentazioni, frutto di specifiche convenzioni con l'università del Sannio, su nuove tecnologie di bonifica, ad esempio, con l'uso di piante e batteri per disinquinare il mare. Sempre con una università, in questo caso la Federico II, Invitalia sta lavorando per riprogettare la barriera idraulica per il trattamento delle acque di falda, mentre con la stazione zoologica Dohrn si stanno conducendo indagini sui fondali. Anche nella parte del sito che non è soggetta a sequestro giudiziario, e nella parte prima curata dalla fallita società Bagnoli Futura e poi dal curatore fallimentare, le attività, che sono soprattutto integrative delle indagini sull'inquinamento e di monitoraggio, sono nel frattempo proseguite, con fondi, sempre di provenienza statale, che non rientrano nel finanziamento che il CIPE farà per il completamento della bonifica e che presumibilmente sarà inferiore a quella inizialmente ipotizzata di 270 milioni.
Strettamente connesse agli aspetti di natura ambientale sono quelli di natura urbanistica di cui ha parlato l'assessore Piscopo. Sarà presentato, dopo che saranno resi noti i risultati delle caratterizzazioni, il vero e proprio piano con i dimensionamenti delle opere. La scelta finale sulle destinazioni d'uso delle aree e, soprattutto, sul loro dimensionamento, deve necessariamente essere fatta sulla base dei dati ambientali. Il fatto significativo è che la pianificazione urbanistica riguarderà l'intera area, sia le parti su cui va completata la bonifica che le parti esterne all'area industriale: sarà quindi una progettazione organica, i cui punti salienti sono quelli elencati nell'intesa sottoscritta a luglio e che riprende integralmente la pianificazione comunale: ad esempio, il grande parco verde, la realizzazione di un lungomare attrezzato, la riduzione delle planimetrie residenziali, la previsione di attrezzature pubbliche e sociali, il recupero delle opere pubbliche già realizzate, un porticciolo che non dovrà superare i 20 ettari e dovrà ospitare barche di dimensioni ridotte.
Fonte: Comune di Napoli
Foto via angeloantolino.com