Produzione rifiuti: è cambiato il metodo di calcolo. Alla vecchia maniera sarebbe 'solo' +0,8% nel 2016
L’ultimo Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA evidenzia una crescita del 2% rispetto al 2015. Ma il calcolo è stato fatto con la nuova metodologia. Volendo mantenere la serie storica “la produzione dei rifiuti urbani del 2016 risulterebbe pari a 29,77 milioni di tonnellate, con un aumento più contenuto rispetto al precedente anno dello 0,8%”
06 November, 2017
“Torna a crescere la produzione nazionale di rifiuti urbani nel 2016 dopo cinque anni di progressiva riduzione. L'anno scorso la produzione nazionale si è attestata a 30,1 mln di tonnellate, con un aumento rispetto al 2015 del 2%. Il dato è in linea con l’andamento degli indicatori socio-economici, sia nella spesa per consumi finali (+1,5%) sia del Pil (tra +1,7% e +0,9%)”. Questi è il quadro generale che abbiamo riportato nei giorni scorsi in occasione della presentazione XIX edizione del Rapporto Rifiuti urbani dell’ISPRA (dati 2016), report che ogni anno fornisce il quadro dettagliato e aggiornato sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani a livello nazionale. A qualche giorno di distanza, andando ad analizzare la pubblicazione integrale, emerge tuttavia che il dato di crescita, volendo mantenere la serie storica, va in un certo senso “ridimensionato”. Ecco quanto scrive Ispra nel rapporto: Anche il dato di produzione dei rifiuti urbani del 2016 è stato determinato adottando la metodologia di cui al decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, 26 maggio 2016 recante “Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”. Tale nuova metodologia, include nel dato di produzione degli RU i rifiuti inerti prodotti da piccoli interventi di rimozione eseguiti nelle abitazioni, che in base alla metodologia di ISPRA sino all’anno 2015 erano invece conteggiati come rifiuti speciali e, di conseguenza, esclusi dal computo dei rifiuti urbani. I rifiuti da attività di costruzione e demolizione, benché inclusi nel dato di produzione e raccolta differenziata comunale con un limite massimo di 15 kg per abitante per anno, contribuiscono ad elevare il dato di produzione degli RU prodotti di circa 350 mila tonnellate rispetto a quello che si otterrebbe applicando la metodologia adottata da ISPRA per la costruzione della serie storica dei dati sulla produzione degli RU. In quest’ultimo caso, la produzione dei rifiuti urbani del 2016 risulterebbe pari a 29,77 milioni di tonnellate, con un aumento più contenuto rispetto al precedente anno dello 0,8%.