Tutte le iniziative ecologiche della nostra zona
“Il miglior rifiuto è quello non prodotto”. Dal 18 al 26 novembre si svolgerà la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che quest’anno si i focalizza sul dare una seconda vita agli oggetti e le buone pratiche di riutilizzo, a partire dal riciclo creativo
13 November, 2017
Dal 18 al 26 novembre si svolgerà la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che quest’anno, alla sua nona edizione, si i focalizza sul dare una seconda vita agli oggetti e le buone pratiche di riutilizzo, a partire dal riciclo creativo, secondo il motto “il miglior rifiuto è quello non prodotto”. Si tratta di iniziative per circolare, per introdurre nell’economia tradizionale in tre fasi produco, uso e butto, in un cerchio anche il riciclo e della reimmissione nel sistema produttivo.
Per questo motivo, a Varese, è presente anche un centro del riuso, a Belforte, dove è possibile dare una nuova vita agli oggetti che non servono più, mettendoli a disposizione degli altri, in collaborazione con botteghe artigiane per riparare oggetti.
A Malnate una struttura simile esiste dal 2015 e ha permesso in un anno di ricevere circa 1600 oggetti, con un risparmio di 9 mila euro per il comune.
Ad Abbiategrasso sono già presenti due Mercatopoli, dove le persone possono vendere gli oggetti di cui non hanno più bisogno, eventualmente con valutazione e ritiro degli ingombranti a domicilio. Nel 2015 è stata anche organizzata l’iniziativa Disimballati, una fiera dell’autoproduzione legata al tema del riciclo, del riuso e della riparazione nel Castello della città.
A Magenta, invece, è stata organizzata lo scorso aprile, la Giornata del Verde Pulito, in collaboreazione con AEMME Linea Ambiente, con la partecipazione degli stranieri richiedenti asilo, che ha portato a 850 chili di rifiuti raccolti. Tante anche le iniziative dedicate all’educazione di bambini al riciclo, nella cornice della campagna Differenzia di+, destinata alle scuole.
Una delle occasioni più propizie per riciclare e soprattutto riutilizzare quello che è diventato per noi superfluo, si verifica quando si effettua un trasloco. Si tratta anche dell’attività che produce una delle più alte impronte di carbonio (carbon footprint). Con qualche accorgimento è possibile ridurre l’inquinamento prodotto, anche in questa circostanza.
La chiave è soprattutto approfittarne per riciclare e donare quello che non utilizziamo più, in modo da non portare con noi oggetti, vestiti e mobili che non ci servono.
È fondamentale anche rivolgersi alla ditta di traslochi giusta, che tenga in considerazione anche l’aspetto green e pensi all’ambiente.
In particolare i mezzi di trasporto devono essere Euro 5 oppure alimentati a GPL o a Metano, che utilizzi imballi ecologici e magari preveda una sorta di piano di risarcimento per la quantità di anidride carbonica prodotta, piantando un relativo numero di alberi.