di Laura Tajoli

Un contesto più che decorso, caseggiati tenuti bene, dall’aspetto pulito, dove i bidoni per la raccolta dei rifiuti e i cassonetti sono situati in buon ordine nel centro del cortile. Questa la situazione che abbiamo trovato quando, martedì scorso, siamo andati in via Mompiani 9, zona Corvetto. Per la seconda volta (la prima è stata nel mese di Ottobre) ci siamo recati questo indirizzo nell’ambito del “Progetto Periferie” che stiamo portando avanti per sensibilizzare le persone sul tema della raccolta differenziata. Sono caseggiati gestiti da ALER, dove, grazie alla buona volontà di tanti inquilini, la situazione è piuttosto buona. Almeno in apparenza.

Come le volte precedenti, ci siamo sistemati in cortile, armati dei nostri strumenti di lavoro, pennarelli, matite, pastelli, fogli per disegnare, gadget AMSA e, in più, giochi e questionari per intrattenere gli abitanti dei caseggiati e testare la loro preparazione in merito alla raccolta differenziata. Presto siamo stati raggiunti da qualche bambino e da qualche adulto. Il tempo trascorre velocemente tra giochi, cruciverboni, quiz e questionari. Poi, facciamo una ispezione dei bidoni. Appena apriamo quello destinato alla raccolta della carta, ecco la prima sorpresa: dentro troviamo una vecchia borsetta da signora. Di certo non si tratta di una svista,

“C’è sempre qualche menefreghista”, sottolinea la signora Mariangela. Lei, inquilina “storica” si da tantissimo da fare per il suo caseggiato. Al punto di essere diventata un vero referente per tutti, che non si fanno scrupolo di tempestarla di richieste e pretese. Lei cerca di fare tutto quello che può, spesso aiutata dal figlio, che non abita insieme a lei ma che spesso le da una mano. “Io non mi arrendo”, dice Mariangela, dinamica signora che ha superato l’ottantina. “Dobbiamo tutti fare qualche cosa per rendere i posti dove abitiamo in ordine e vivibili”.

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