Raccolta differenziata nei mercati a Torino, Porta Palazzo in rimonta grazie all’organico
I mercati torinesi producono il 3,5% di tutti i rifiuti della città con punte del 77% di raccolta differenziata. Fanalino di coda quello di Porta Palazzo ma nell’ultimo anno ha ridotto sensibilmente le distanze grazie al progetto PoPP
La raccolta differenziata nei mercati è un aspetto della gestione rifiuti sottovalutato ma che rappresenta, per risultati e prestazioni, uno dei punti di forza della città di Torino. Infatti la città tra i tanti primati può vantare sicuramente quello della più alta concentrazione di mercati all'aperto giornalieri. Infatti ad oggi sono attivi ben 32 mercati rionali che ogni giorno movimentano un volume impressionante di merci e, gioco forza, producono una quantità di rifiuti che nel primo semestre del 2017 hanno superato le 5 mila tonnellate di rifiuti, pari al 3,5% di tutti i rifiuti prodotti dalla città.
Secondo i dati diffusi da Amiat Gruppo Iren che, con cadenza semestrale, analizza i risultati delle raccolte nei mercati cittadini, spiccano quelli di Martini e Racconigi che assieme raggiungono il 76,8% di raccolta differenziata, con una produzione totale di rifiuti di 820 tonnellate di cui solo 190 sono rifiuti indifferenziati (23%). Anche le prestazioni degli altri mercati non sono da meno, infatti superano quasi tutti la soglia del 65% di raccolta differenziata, eccezion fatta per quelli di Bengasi, Guala, Pavese e Spezia che superano il 62%, Crocetta Palestro Barcellona Bengasi e Santa Giulia che si attestano poco sopra il 60% e, in ultima posizione quello di Porta Palazzo che nel primo semestre dell’anno ha è arrivato al 53%.
Ma se le prestazioni dei mercati torinesi da anni, grazie al sistema del banco a banco introdotto nel 2005 (eccezion fatta per quello di Porta Palazzo, ndr), possono definirsi virtuosi spicca il recupero del mercato più grande d’Europa che dal 46% di raccolta differenziata del 2016 è salito al 53% in soli sei mesi.
Una rincorsa merito della maggiore attenzione dedicata alla raccolta dei rifiuti organici che, grazie al progetto PoPP (Progetto Organico Porta Palazzo) avviato a fine novembre 2016 durante la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti in collaborazione il Comune, Novamont, Amiat e Fondazione Crt, ha permesso di rilanciare questa raccolta portandola dal 9,7% del 2016 al 19,3% del primo semestre di quest’anno. Di fatto un quasi raddoppio della quantità di rifiuti organici intercettati. Infatti se in tutto il 2016 in Piazza della Repubblica erano state raccolte 412 tonnellate nei primi sei mesi di quest’anno sono state 384. Un dato ancora più interessante se si considera il generale calo della produzione rifiuti organici sia nei mercati che in tutto il contesto cittadino.