Il 2018 sarà l’anno dei robot e degli sprechi energetici grazie agli oltre 15 miliardi di dispositivi interconnessi
Secondo i dati diffusi da Avvenia il boom dell'IoT rischia di portare ad un aumento degli sprechi energetici, con uno sperpero di 90 miliardi di euro l'anno, a causa degli oltre 15 miliardi di dispositivi interconnessi che consumano attualmente circa 700 terawattora
29 November, 2017
Sono
ormai trascorsi 35 anni tra il capolavoro di Ridley Scott ed il
sequel «Blade
Runner 2049». Eppure
oggi, a cominciare dall'efficientamento energetico che rende tutte
queste innovazioni possibili e sostenibili, le tecnologie, i
dispositivi ed i gadget hi-tech superano le più rosee previsioni dei
futurologi dell'epoca. A metterlo in evidenza è Avvenia
il maggiore player italiano nell'ambito dell'efficienza energetica e
della sostenibilità ambientale.
«Io
ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Ho visto
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho
visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E
tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella
pioggia» sosteneva
il protagonista di Blade Runner.
Trentacinque
anni dopo quella scena, bisogna prendere atto che queste cose non le
abbiamo viste. «Ma
possiamo consolarci pensando a quelle che, nel frattempo, siamo stati
in grado di produrre» commenta
il dott. Alessio
Cristofari,
Direttore dello Sviluppo Business di Avvenia con
delega alle «Strategie
di mercato Esco».
Oggi,
secondo l'analisi degli specialisti di Avvenia,
è l'intelligenza artificiale ad annunciarsi come l'innovazione più
dirompente del 2018, soprattutto nell'ambito del turismo, come
confermano i dati elaborati dalle maggiori società nella
distribuzione e fornitura di tecnologie avanzate per l'industria
globale dei viaggi e del turismo.
«La
disponibilità di computer che eseguono attività che richiedevano
l'intelligenza umana è già di per sé un fatto capace di cambiare
le regole del gioco, ma saranno i computer con la capacità di
imparare senza l'intervento umano a portare l'automazione ad un nuovo
livello» puntualizza
Cristofari.
Trainata
dall'efficientamento energetico attraverso l'azione delle Energy
Service Companies (ESCo),
con l'utilizzo di specifici schemi contrattuali (Energy
Performance Contract)
che hanno portato alla riqualificazione
energetica di immobili poco efficienti senza
l'impiego di capitali propri da parte dei proprietari, l'innovazione
in ambito del turismo culminerà nel 2018 con l'implementazione di
robot non solo in grado di comprendere il significato del linguaggio
umano ma anche in grado di considerare e valutare in tempo reale il
contesto della conversazione per garantire un dialogo rilevante con
le persone.
Secondo
le analisi il 2018 si configura come l'anno
di maggiore innovazione nell'ambito del turismo,
l'anno che vedrà consolidarsi il ruolo dei robot assistenti di
viaggio e l'utilizzo dei wearable per i servizi personalizzati
offerti tramite braccialetti «smart» connessi agli smartphone, la
cui tecnologia oltre a semplificare le procedure di check-in entrerà
in sintonia con i nostri corpi, monitorando e gestendo i
biofeedback.
Tra
i vari tipi di innovazione sarà l'analisi
dei «big data» a
consentire alle agenzie del turismo di proiettarsi nel futuro,
potendo così creare offerte altamente personalizzate e fornire
durante il viaggio suggerimenti studiati ad hoc in base al profilo di
ogni singolo viaggiatore.
L'utilizzo
poi dei chatbot,
gli assistenti virtuali, permetterà agli operatori di gestire le
richieste del viaggiatore tramite e-mail, chat o SMS in tempo reale.
I chatbot avranno un impatto sempre maggiore sulle modalità in cui
il settore dei viaggi servirà i propri clienti, cercando
informazioni, prenotando un viaggio o richiedendo
assistenza.
Fondamentali
per il turismo del futuro saranno comunque i dispositivi
wearable,
che già oggi consentono in alcune strutture di avere a disposizione
una navetta verso l'hotel ed effettuare il check-in senza telefonate
né tempi di attesa, con i bagagli già etichettati per essere
recapitati nella camera prenotata.
Altro
esempio di utilizzo dei wearable nel settore dei viaggi sono i
servizi personalizzati offerti da uno dei più grandi parchi
divertimento al mondo tramite la fornitura di braccialetti dotati di
radio a lungo raggio in grado di trasmettere in ogni direzione, dando
la possibilità alle hostess dei ristoranti di ricevere un messaggio
su uno smartphone che possa avvisare dell'arrivo di una famiglia,
potendo così accoglierli e salutarli personalmente per nome.
Il
boom dell'IoT rischia infatti di portare ad un aumento degli sprechi
energetici. E già ad oggi si parla globalmente di uno sperpero
di circa 90 miliardi di euro l'anno, a
causa degli oltre 15 miliardi di dispositivi interconnessi che
consumano attualmente circa 700 terawattora su scala mondiale. Di
questi, secondo gli esperti di Avvenia, oltre 450 terawattora si
potrebbero evitare, risparmiando per l'appunto circa 90 miliardi di
euro l'anno.
Bisognerebbe
dunque intervenire per una maggiore efficienza energetica di questi
dispositivi che, a differenza di quelli tradizionali, spesso non sono
dotati di una modalità di risparmio energetico.
La
soluzione? «Basterebbe
predisporre i dispositivi con modalità di fabbisogno differenti a
seconda della operatività e in questo modo risparmiare fino a un 70%
dei consumi» rispondono
gli specialisti di Avvenia.