Case Aler al Giambellino: a lezione di raccolta differenziata con Amsa
Per il progetto “Quartieri Ricicloni - Giacimenti nelle periferie”, l'AMSA (Simone Orsi) ha incontrato i condomini delle case Aler sulla corretta gestione dei rifiuti. Problema numero uno: "non abbiamo più il custode"
15 December, 2017
Simone Orsi, Marketing di AMSA, gruppo A2A, ha incontrato, mercoledì 13 dicembre, alcuni
condomini delle Case Aler del quadrilatero Giambellino, Bellini,
Bruzzesi, Vespri Siciliani, per raccogliere suggerimenti, lamentele e
spiegare il lavoro e gli obbiettivi della raccolta differenziata
porta a porta di Milano. Erano presenti anche Donatella Pavan di
Giacimenti Urbani e Claudio Garrone, del gruppo di lavoro che opera nei cortili, nell'ambito del
bando Quartieri Ricicloni – Giacimenti delle periferie.
“Prima regola sui rifiuti – ha iniziato Orsi - sarebbe naturalmente quella di cercare di produrne di meno. A Milano ne produciamo in media 1,5 kili per abitante al giorno; sono tanti, ma siamo più virtuosi di molte città italiane e di altri Paesi del mondo, molto più consumisti di noi, sui rifiuti”. Ogni giorno Amsa-Gruppo A2A con i suoi mezzi e i suoi dipendenti, effettua ben 55.000 fermate (che corrispondono a 55.000 numeri civici) per effettuare la raccolta differenziata di umido, vetro, carta, plastica e metalli, indifferenziato. Tuttavia il sistema italiano vede alla base del riciclo e della valorizzazione dei materiali recuperati, l'esistenza dei Consorzi nazionali di raccolta e riciclo. Simone Orsi ha anche spiegato cosa significhi per Milano avere un termovalorizzatore d'avanguardia, come Silla 2, che ogni anno brucia circa 500.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato, con il beneficio dell'energia e calore prodotti grazie al sistema del teleriscaldamento.
Sono poi arrivate le domande dei condomini di via Giambellino 58 e 60, che purtroppo lamentano un po' tutti il degrado e il disinteresse generali all'interno di queste case popolari, gestite da Aler, l'Azienda Lombarda Edilizia Residenziale Milano
Sono tanti i problemi sollevati sui rifiuti: dalla insoddisfacente gestione del locale spazzatura condominiale e degli spazi comuni, alla mancata sensibilità dei condomini sul tema delle multe di Amsa, ma anche ai semplici richiami al rispetto delle regole, riconducibile al fatto – hanno denunciano i condomini (solo italiani) presenti all'incontro - “che ormai qui i due terzi dei residenti sono stranieri, ma il 50% in generale occupanti abusivi”. Gente per cui la gestione corretta dei rifiuti sarebbe l'ultima delle preoccupazioni... Ma il problema principale, sollevato da tutti, sarebbe l'assenza di un custode, di un servizio di portierato, per i due civici delle Case Popolari Aler. Presenza che, fino a qualche anno fa, era assicurata e permetteva un maggior controllo e di risolvere molti dei problemi legati ai rifiuti.
Amsa ha risposto di prendere atto dei problemi sollevati, ma di essere costretta ad indirizzarli in gran parte ad Aler, non potendo intervenire all'interno dei cortili degli stabili.
E come va la gestione dei rifiuti ingombranti, il servizio gratuito di ritiro di Amsa è utilizzato? Anche qui manca l'attenzione necessaria, da parte della maggioranza dei condòmini. “Gli ingombranti vengono abbandonati spesso nei cortili e non portati fuori sul marciapiede e nei cortili Amsa non entra”, dice Umberto Cavaliere, presidente di Andacon, l'associazione di contatto tra Aler e condomini delle case popolari.
Amsa ha chiesto comunque ai cittadini presenti di farsi “ambasciatori delle pratiche corrette, nello smaltire i rifiuti”, ricordando che da anni l'azienda milanese cerca di coinvolgere la popolazione delle Case Popolari, introducendo comunicazioni ed informazioni in numerose lingue straniere, oltre all'italiano.
L'incontro con i condomini del 13 dicembre si è concluso con un resoconto sulle iniziative di sensibilizzazione fatte nei cortili, grazie al progetto “Quartieri ricicloni, Giacimenti delle periferie”. Racconta Claudio Garrone, del gruppo di lavoro che opera nei cortili, come sia paradossale che si venga ascoltati e seguiti dai bambini stranieri, quando si spiega l'importanza e anche il divertimento che ci può essere nel raccogliere e separare correttamente i rifiuti. “Tuttavia tale coinvolgimento non arriva poi agli adulti, sembra di capire, ed è un vero peccato. Possiamo infatti testimoniare che, su questi temi, con i bambini non ci sono frontiere, perchè loro ci ascoltano e capiscono il problema dei rifiuti”.