Commissione parlamentare ecomafie: correlazione tra il fenomeno degli incendi e la mancata corretta chiusura del ciclo dei rifiuti
La Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, presieduta dall’onorevole Chiara Braga, ha approvato oggi, all’unanimità, la relazione sul fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti
17 January, 2018
La Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, presieduta dall’onorevole Chiara Braga, ha approvato oggi, all’unanimità, la relazione sul fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. I relatori del documento sono la presidente onorevole Chiara Braga, i senatori Paolo Arrigoni e Laura Puppato e l’onorevole Stefano Vignaroli.
“I 261 episodi che abbiamo censito – ha spiegato la presidente Braga nel corso di una conferenza stampa – mostrano che si tratta di un fenomeno nazionale e non di una mera sommatoria di episodi distinti. Per questo la commissione ha ritenuto di studiare a fondo il fenomeno, individuando alcuni elementi d’interesse. Una chiave di lettura è individuabile nella correlazione tra il fenomeno degli incendi e la mancata corretta chiusura del ciclo dei rifiuti”. “Il fenomeno – ha proseguito l’onorevole Braga – riguarda soprattutto il Nord del paese, dove si concentra quasi la metà degli episodi censiti; l’incidenza è sicuramente maggiore in questa area anche per l’alta presenza di impianti, che ricevono molti rifiuti dal Centro-Sud, in una inversione dei flussi rispetto al passato”.
“La Commissione ha costruito la sua indagine chiedendo prima i dati alle agenzie ambientali regionali, per poi verificare con le Procure lo stato delle indagini e degli eventuali procedimenti penali. Non tutti gli episodi censiti erano conosciuti dall'autorità giudiziaria – ha aggiunto la presidente della Commissione – mostrando l’esistenza di un’area oscura, una zona d’ombra con incendi sfuggiti alle maglie investigative. Spesso le inchieste hanno riguardato altre ipotesi di reato rispetto all'incendio doloso o colposo, mostrando come questo fenomeno sia in realtà la spia di cattive gestioni degli impianti e di illeciti ambientali".
“La Commissione ha costruito la sua indagine chiedendo prima i dati alle agenzie ambientali regionali, per poi verificare con le Procure lo stato delle indagini e degli eventuali procedimenti penali. Non tutti gli episodi censiti erano conosciuti dall'autorità giudiziaria – ha aggiunto la presidente della Commissione – mostrando l’esistenza di un’area oscura, una zona d’ombra con incendi sfuggiti alle maglie investigative. Spesso le inchieste hanno riguardato altre ipotesi di reato rispetto all'incendio doloso o colposo, mostrando come questo fenomeno sia in realtà la spia di cattive gestioni degli impianti e di illeciti ambientali".
“La commissione, nelle conclusioni della relazione, pone l’accento sulla necessità di un maggiore coordinamento, anche investigativo, oltre che conoscitivo, a livello nazionale, per poter capire, e dunque prevenire, il fenomeno. Non c’è dubbio, infine, che sia prioritario arrivare ad una chiusura corretta del ciclo dei rifiuti, contribuendo in questo modo a chiudere lo spazio a possibili comportamenti illeciti”, ha concluso l’onorevole Braga.
Foto: incendio capannone rifiuti a Cinisello in Lombardia
Foto: incendio capannone rifiuti a Cinisello in Lombardia