Banco Alimentare, +21,4% di cibo recuperato dalla GDO con un anno di Legge Gadda
Confrontando il periodo ottobre 2015 - settembre 2016 e il periodo ottobre 2016 - settembre 2017, le donazioni di eccedenze alimentari fatte alla Onlus da parte della grande distribuzione sono aumentate del 21,4%. "Si tratta soprattutto di un progressivo cambio di cultura degli operatori della filiera"
23 January, 2018
È molto positivo il bilancio del Banco Alimentare dopo più di un anno dall'entrata in vigore della legge Gadda sullo spreco di cibo.Confrontando il periodo ottobre 2015 - settembre 2016 (mese in cui è stata adottata la norma) e il periodo ottobre 2016 - settembre 2017, le donazioni di eccedenze alimentari fatte alla Onlus da parte della grande distribuzione sono aumentate del 21,4%: 5.573.000 contro 4.635.000 Kg dell'anno precedente.
"Si tratta soprattutto di un progressivo cambio di cultura degli operatori della filiera, - dice Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare - concretamente testimoniato nell'aumento di punti di vendita disponibili e per quantità di alimenti recuperati perché oltre il termine minimo di conservazione”.
Attualmente Banco Alimentare recupera il 77% delle eccedenze di fonte GDO delle regioni Settentrionali. Nell’anno 2016/2017 questi recuperi (4.318 tonnellate) sono aumentati del 16% sull’anno precedente. “Ma va segnalato con soddisfazione che i volumi del Centro Italia (1.050 tonnellate), che rappresentano per il Banco Alimentare il 19% del totale, segnano un incremento, anno su anno del 40%, mentre il Sud indica un incremento del 61%, ovviamente di volumi decisamente inferiori”. Infine il numero dei Punti di Vendita che collaborano al recupero cibo è cresciuto del 7,1% nei primi mesi dopo l’introduzione della Legge e di poco meno nella seconda metà del 2017.
“Naturalmente questo indica che i maggiori volumi di alimenti recuperati sono ottenuti sia per la cresciuta numerosità di punti di vendita che per il cresciuto apporto di quelli attivi da più tempo. Oggi recuperiamo da quasi 1.000 punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata”.
Non c'è comunque solo la GDO. È dal 1989 che Banco Alimentare recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero però destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Si tratta di cibo che per le ragioni più varie (difetti di confezionamento, etichette sbagliate, confezioni rovinate, prodotti vicini alla data di scadenza) non può essere venduto. Viene recuperato da molteplici donatori della filiera agroalimentare (industria, supermercati, ortomercati, ristorazione aziendale e collettiva), riducendo lo spreco e dando agli alimenti ancora buoni nuovo valore ma soprattutto facendoli diventare risorsa per chi ha troppo poco. Attraverso i 21 magazzini locali vengono distribuiti a oltre 8.000 strutture caritative in tutta Italia: mense per poveri, comunità di minori, caritas, san vincenzo e altri.