Smog, Vella risponde a Galletti: 'Totale disaccordo con lui, non è vero che è stato fatto abbastanza'
Karmenu Vella ha risposto alle domande dei giornalisti circa le dichiarazioni che il ministro dell'Ambiente ha rilasciato a margine della convocazione a Bruxelles dell'Italia e degli altri paesi in infrazione per la qualità dell'aria. Tutti "hanno ancora molto da fare con misure che portino risultati il prima possibile"
02 February, 2018
"Sono in totale disaccordo". Così il commissario Karmenu Vella ha risposto giovedì 1° febbraio alle domande dei giornalisti circa le dichiarazioni che il ministro dell'Ambiente Galletti ha rilasciato a margine della convocazione a Bruxelles dell'Italia e degli altri paesi in infrazione per la qualità dell'aria. Tutti i paesi convocati "hanno ancora molto da fare con misure efficienti che portino risultati il prima possibile".
Galletti aveva sminuito il forte richiamo del commissario Ue all'ambiente ai nove paesi europei più inquinanti perché attuino misure adeguate in tempi brevissimi, sostenendo che il nostro Pese avesse già adottato dei provvedimenti appropriati quale ad esempio l'accordo del Bacino Padano. Quasi come a dire 'noi abbiamo fatto il possibile, sono gli altri che non hanno fatto niente'. Peccato che i numeri fuori controllo dell Pm10 e il NO2 di tante città italiane, quasi tutte al centro nord, smentiscano totalmente questa tesi.
"Non è che nessuno ha niente da fare, al contrario tutti - ha risposto Vella - Tutti i paesi convocati a Bruxelles "hanno molto da fare, perché siamo in ritardo nei confronti dei nostri cittadini da anni e questo non può continuare". Il commissario ha indicato lunedì 5 febbraio come data limite entro cui i Paesi possono inviare ulteriori misure oltre a quelle già presentate per evitare il deferimento alla Corte di giustizia europea. "I tempi sono fino a lunedì per mandare tutta la documentazione che c'è, ma noi è una cosa che abbiamo già fatto. Non è che ogni dieci giorni possiamo fare qualcosa" aveva detto Galletti, aveva quindi risposto il ministro a chi gli chiedeva se martedì sul tavolo a Bruxelles l'Italia avesse portato ulteriori misure per evitare il deferimento alla Corte Ue. "Quel che ci aspettiamo" dai Paesi che sforano i limiti sulla qualità dell'aria, ha quindi avvertito Vella oggi, "non sono altri incontri o piani ma misure efficienti che portino risultati e rispetto" delle norme Ue in tempi rapidi, "non dicono domani, ma se fosse possibile direi domani".