Dalla Germania: i Verdi contrari ai trasporti pubblici gratis
Dal corrispondente da Berlino de La Stampa e di Radio Popolare, Walter Rauhe
14 February, 2018
Mezzi pubblici gratis per combattere l’inquinamento nelle grandi città e spingere sempre più cittadini a lasciare in futuro la propria auto a casa. Quello che suona come un’utopia ecologista potrebbe presto diventare realtà in cinque piccole e medie città tedesche. Il progetto è stato messo a punto dalla ministra per l’Ambiente Barbara Hendricks nel tentativo di scongiurare in extremis le multe che l’Unione europea potrebbe sancire già nel prossimo mese di marzo contro la Germania e altri paesi – Italia compresa – per il cronico superamento dei limiti prescritti per le emissioni di biossido di azoto e di polveri sottili nell’aria provenienti in massima parte dai gas di scarico di auto, camion o furgoni.
I centri urbani che parteciperanno ad una prima fase sperimentale del progetto sono quelli di Bonn, Essen, Herrenberg, Mannheim e Reutlingen con complessivamente quasi un milione e mezzo di abitanti. Il piano inviato dal governo tedesco alla Commissario europeo dei Trasporti Karmenu Vella, prevede di rendere gratuito l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto urbani ed extraurbani ogni qualvolta le municipalità rischiano di sforare i limiti massimi prescritti dall’Ue per le emissioni inquinanti. Solo nel corso degli ultimi due anni questo è accaduto regolarmente in ben 130 città europee, di cui venti solo in Germania, dove i limiti prescritti sono stati superati mediamente per ben 70 giorni all’anno.
Oltre ad affliggere multe - la cui entità viene fissata dalla Corte di Giustizia – la Commissione ha la facoltà di imporre tutta una serie di misure sanzionatorie contro le città troppo inquinate, come divieti alla circolazione, l’istituzione
di isole pedonali o l’introduzione di quote obbligatorie ad autovetture elettriche. Il governo tedesco ha deciso però di passare all’azione e ritiene il progetto pilota dei mezzi pubblici gratuiti in cinque città come un’ipotesi percorribile e anche realizzabile in tempi ragionevoli. Ai comuni che partecipano alla fase sperimentale Berlino promette di risarcire i costi provocati dalla mancata vendita di biglietti e abbonamenti. Costi che in tutta la Germania si sommano ad oltre 13 miliardi di euro l’anno.
Ma l’iniziativa della Ministra per l’Ambiente e del suo collega al dicastero dei Trasporti non ha suscitato solo reazioni entusiaste. Al contrario. Il partito dei Verdi affiancato dall’unione dei comuni tedeschi e dai gestori delle società di trasporto municipali denunciano già oggi un finanziamento insufficiente dei servizi di trasporto pubblico per i pendolari. Secondo calcoli messi a punto dal governo regionale della Baviera sarebbero necessari nei
Ma l’iniziativa della Ministra per l’Ambiente e del suo collega al dicastero dei Trasporti non ha suscitato solo reazioni entusiaste. Al contrario. Il partito dei Verdi affiancato dall’unione dei comuni tedeschi e dai gestori delle società di trasporto municipali denunciano già oggi un finanziamento insufficiente dei servizi di trasporto pubblico per i pendolari. Secondo calcoli messi a punto dal governo regionale della Baviera sarebbero necessari nei
prossimi 4 anni investimenti per almeno 20 miliardi di euro per migliorare l’affidabilità, puntualità e il comfort a bordo di tram, bus e metropolitane. "Rendere gratuiti questi servizi basilari, suona bene solo al primo momento“, sostiene l’eurodeputato die Verdi tedeschi Michael Kramer. "In realtà è però controproucente e solo un regalo inutile agli automobilisti. Inutile in quanto non è certo il fattore economico a dissuadere oggi gli automobilisti dall’utilizzo dei mezzi pubblici, quanto piuttosto la loro comodità, velocità e puntualitá“. Per diminuire l’inquinamento nelle nostre cittá sarebbe quindi di gran lunga più utile ed efficace ridurre il traffico privato e quello degli automezzi più nocivi, come ad esempio i diesel.