Assoambiente, per il riciclo servono grandi impianti
Il presidente di Fise Assoambiente, l'associazione delle imprese dei servizi ambientali, in una intervista all'ANSA: "Il riciclo è una produzione a basso valore aggiunto, quindi servono grandi volumi, per avere economie di scala. Poi servono impianti avanzati tecnologicamente, con investimenti importanti"
19 February, 2018
"Se vogliamo che il concetto di economia circolare si affermi, bisogna ragionare in termini industriali. Il riciclo è una produzione a basso valore aggiunto, quindi servono grandi volumi, per avere economie di scala. Poi servono impianti avanzati tecnologicamente, con investimenti importanti". Lo spiega Roberto Sancinelli, presidente di Fise Assoambiente, l'associazione delle imprese dei servizi ambientali, in una intervista all'ANSA. Per Sancinelli "i piccoli impianti di compostaggio di singole comunità lasciano il tempo che trovano. Non possono garantire quei volumi e quegli investimenti che rendono la produzione profittevole. Quindi, alla fine gli impianti devono essere pagati dai cittadini, con tariffe di smaltimento più alte".
"Oggi la raccolta differenziata cresce più degli impianti che possono trattarla - spiega il presidente di Assoambiente -. Serve una legislazione che consenta alla materia prima da riciclo di essere utilizzata per prodotti per i quali oggi non è ammessa (e non si capisce perché), come i contenitori per alimenti. L'industria dell'auto potrebbe usare la plastica riciclata per le imbottiture dei sedili. Ma si dovrebbe imporlo per legge".
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