‘Circular economy for food’. Passa dal cibo la chiave della rivoluzione circolare in Italia | VIDEO
Intervista a Nadia Tecco coautrice, insieme a Franco Fassio (Unisg), del libro “Circular Economy for Food. Materia, energia e conoscenza, in circolo” presentato a Milano in occasione di Fa’ la cosa giusta
28 March, 2018
Come si declina l’economia circolare per uno dei settori chiave dell’economia globale? “Circular Economy for Food. Materia, energia e conoscenza, in circolo”, è il nuovo libro di Franco Fassio, ricercatore in Eco Design e Systemic Design all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e Nadia Tecco, ricercatrice e consulente della valutazione della sostenibilità dei sistemi alimentari e della gestione delle risorse naturali, che per primo affronta il tema dell’economia circolare sotto questa declinazione, raccogliendo contributi prestigiosi e quaranta casi studio tutti italiani.
Le modalità con cui abbiamo prodotto e consumato il cibo negli ultimi cinquant’anni hanno avuto degli impatti devastanti sugli ecosistemi e sulle società umane. Il settore agroindustriale ha infatti contribuito al superamento di 4 delle 9 soglie che determinano i limiti planetari – cambiamento climatico, perdita di biodiversità, alterazioni al ciclo dell’azoto e del fosforo, cambiamenti nell’utilizzo del suolo. Il consumo di cibi poco salubri sta causando problemi sanitari gravissimi, e mentre quasi un miliardo di persone non hanno da mangiare, buttiamo via quantità di cibo che basterebbero a nutrirle senza problemi. È evidente che il sistema attuale, basato su una logica rigidamente lineare, non funziona, e che il passaggio a un’economia circolare porterebbe enormi vantaggi all’ambiente e ai consumatori. Una logica che può essere in parte ricondotta al sapere e alle tradizioni della civiltà contadina, in cui tutto veniva riutilizzato, e che potrebbe favorire la presa di coscienza delle dinamiche e delle relazioni culturali sottese all’atto del mangiare, incentivando il food system a individuare un nuovo equilibrio. Circular Economy for Food fa il punto sulla trasformazione oggi in atto, e oltre ai contributi di alcuni dei più prestigiosi esperti italiani, presenta quaranta casi studio dedicati ad aziende del settore alimentare che hanno puntato sulla circolarità per aprire la strada a innovazioni capaci di ridurre gli scarti e migliorare l’ecoefficacia e l’efficienza di prodotti, servizi e processi nel food system.
I numerosi contributi e i casi di studio racchiusi nel libro, edito nella collana dedicata all’Economia Circolare di Edizioni Ambiente, portano infatti esempi concreti di come si possa provare ad invertire la rotta.
Ecco le 40 le aziende coinvolte, molte delle quali partner UNISG: Agrindustria, Amethyst, Autogrill, Bacardi, Baladin, Barilla, Bio-On, Carlsberg Italia, Cir Food, Comieco, La comunità del cibo a energie rinnovabili, Coop Italia, Costa Crociere, Costa Group, Cuki Cofresco, Duedilatte, Ecoplan, Edizero, Fortum Recycling and waste solutions, Elior Group, Fattoria della piana società cooperativa, Ferrero, Frumat, Future Power, Growing Underground, Ikea, Keo Project, Lavazza, Lucart, Lurisia Acque Minerali, Novamont, Orange Fiber, Palm, Ricrea, Rilegno, Sabox, Verallia Italia.