La plastica tra passato, presente e futuro, ha aperto la Design Week 2018 di Milano
Plastica e riciclo hanno aperto la Design Week 2018 a Milano dedicata al “Senso del Design” con un workshop dal titolo: “Industria, estetica, design, sfida ambientale: il valore sociale della plastica”
18 April, 2018
Plastica e riciclo hanno aperto la Design Week 2018 a Milano dedicata al “Senso del Design” presso CasaCorriere con un workshop dal titolo: “Industria, estetica, design, sfida ambientale: il valore sociale della plastica”. All’evento hanno partecipato Antonello Ciotti presidente Corepla, lo scrittore e chimico Marco Malvaldi, il sociologo Francesco Morace, l’imprenditore Mario Luca Giusti, il Direttore generale del Censis Massimiliano Valerii e Giangiacomo Pierini Direttore Comunicazione e Affari istituzionali di Coca Cola HBC Italia. A moderare il workshop, Alessandro Cannavò del Corriere della Sera.
“La plastica cominciò ad affermarsi, negli anni 60, come conquista di benessere e qualità della vita. Simbolo della modernità, è il materiale che ha permesso la democratizzazione dei consumi. In quegli anni poco meno di 6 famiglie su 10 possedevano un televisore, circa 3 su dieci una lavatrice e poco più di uno su 10 una lavastoviglie, ma a distanza di 30 anni, negli anni 90, la totalità delle famiglie italiane possedeva una lavatrice e un televisore e non lontano da un terzo la lavastoviglie (Istat)“ ha sottolineato Antonello Ciotti.
“Poi nel nuovo millennio - ha continuato il presidente Corepla - complice anche la grande crisi, una necessaria temperanza nei consumi impose di fare più con meno, di pensare alla tutela dell’ambiente, al riciclo, presupposto della nuova contemporaneità di un Paese come l’Italia, povero di materie prime. Design ed eco design, soprattutto oggi, devono farsi carico delle possibili trasformazioni che gli imballaggi in plastica raccolti in modo differenziato e riciclati possono esprimere. Per produrre nuova economia e tutelare l’ambiente, la sostenibilità e dunque la riciclabilità, devono diventare variabili centrali della progettazione di imprese e aziende per permettere un riciclo di qualità”.
“La varietà di forme e colori che questo materiale permette - ha sottolineato Francesco Morace - segna la ‘nuova plasticità’ del paesaggio domestico. Tecnologia più avanzata e il design più raffinato, possono convivere con esigenze ergonomiche e di comfort, definendo un panorama di innovazioni semplici e dirette che possono incidere sulla qualità della propria vita: è in questa dimensione che la plastica torna ad essere la regina del quotidiano”.
”La plastica - ha ricordato Marco Malvaldi - ha permesso l’isolamento elettrico e dunque cosucce come gli elettrodomestici e i computer. E’ un elemento vitale per la società. Il problema? Occorre non abbandonarla nell’ambiente e farne un uso prevalente in opere strutturali”.
Per Mario Luca Giusti “la plastica è un materiale quasi magico perché può essere adattato con maggior facilità sia nelle forme che nei colori rispetto ad altri decisamente più statici. Quando creo mi piace giocare con una vasta tavolozza di tonalità grazie a quella luminosità e a quella trasparenza che - proprio come il cristallo - riusciamo a dare alla nostra plastica e che per questo motivo chiamiamo Cristallo Sintetico. Ed il risultato è un mondo caleidoscopico fatto di oggetti realizzati in un materiale moderno, ma al tempo stesso dalle forme classiche che fanno ormai parte della tradizione”.
Al workshop è intervenuto anche Giangiacomo Pierini, Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione Coca-Cola HBC Italia: “Come azienda abbiamo introdotto le bottiglie in PET nei primi anni 80, scegliendo un materiale da subito riciclabile al 100%. La plastica non è oggi sostituibile: è leggera, versatile e garantisce la massima sicurezza al consumatore, oltre ad aver un ridotto impatto ambientale rispetto ad altri materiali d’imballaggio. Negli anni abbiamo investito in tecnologia con bottiglie il 40% più leggere rispetto all’inizio evitandone sprechi, oltre ad aver introdotto PET di origine vegetale e PET riciclato. Infine, insieme ai Consorzi, abbiamo attivato progetti di formazione che ricordano l’importanza del riciclo, una responsabilità che non può che essere condivisa”.
“La settimana del design - ha continuato Alessandro Cannavò del Corriere della Sera - mette in evidenza l’evoluzione di nuovi comportamenti sociali ed etici. Il tema del riciclo, legato all’economia circolare riteniamo sia centrale anche per un nuovo senso del design”.
Secondo Massimiliano Valerii, “realisticamente non esiste un modo senza plastica, visti i grandi benefici che nella vita quotidiana comporta”. Oggi, tuttavia, “guardando e ascoltando le tante voci che si accavallano nell’arena pubblica, associamo alla plastica quasi degli anatemi ideologici”. In questa “arena pubblica che sembra vacillare” per il direttore generale del Censis c’è da “ripristinare un approccio razionale e realistico. Sulla plastica e sul riciclo - ha continuato Valerii - bisogna ritrovare e conservare un rapporto di fiducia. Da questo punto di vista una responsabilità ce l’ha l’informazione perché alcuni organi di stampa preferiscono a volte inseguire la pancia o certi slogan rinunciando a dare un’informazione corretta, spesso favorendo falsi miti”.
Su plastica e riciclo, oltre all’informazione, anche la scuola svolge un ruolo importante in questo rapporto fiduciario. “Corepla - ha sottolineato Antonello Ciotti - fa una grossa attività di sviluppo di questo messaggio nelle scuole. Portiamo i bambini a vedere cosa si fa con le materie prime seconde e come vengono riciclate. Un esempio è il nostro laboratorio ludico-didattico itinerante Casa Corepla. Per noi è importante che i bambini diventino gli insegnanti dei loro genitori” ha concluso il presidente Corepla.