Inceneritore Firenze: ‘Il Consiglio di Stato ha messo una pietra tombale su questo progetto’
Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla costruzione dell’inceneritore di Sesto Fiorentino. Dopo sedici anni di battaglie da parte dei cittadini e delle associazioni ambientaliste il Consiglio ha confermato la sentenza del Tar Toscana di fine 2016
24 May, 2018
Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla costruzione dell’inceneritore di Sesto Fiorentino. Dopo sedici anni di battaglie da parte dei cittadini e delle associazioni ambientaliste il Consiglio ha confermato la sentenza del Tar Toscana di fine 2016 che aveva definito illegittima l’autorizzazione data dalla Città Metropolitana di Firenze alla costruzione dell’impianto perché non erano state fatte le opere di mitigazione ambientale come ‘I Boschi della Piana’. A quella sentenza si era appellata QThermo e la Città Metropolitana, ma oggi (giovedì 24 maggio 2018) il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello confermando nei meriti la sentenza del Tar.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Claudio Tamburini, l’avvocato che da anni segue il caso dell’inceneritore di Case Passerini. “Si è chiusa la partita sull’inceneritore della Piana, non ci sono dubbi. La realizzazione dei ‘I Boschi della Piana’ prima della realizzazione dell’impianto lo sposterebbe in avanti per qualche lustro. Il Consiglio di Stato ha messo una pietra tombale su questo progetto, dopo una battaglia che i cittadini e le associazioni ambientaliste hanno condotto per quasi vent’anni. Il Consiglio di Stato ha confermato le parti più significative la sentenza del Tar Toscana e quindi ha annullato l’autorizzazione. Di conseguenza – continua Tamburini - è da rivedere il Piano regionale sulla gestione dei rifiuti che sarà discusso a breve e quindi la Regione dovrà prendere atto della sentenza. Bisogna ringraziare le associazioni ambientaliste che hanno patrocinato il ricorso e i migliaia di cittadini che in questi anni hanno tenuto ferma la loro opposizione di contrarietà all’impianto per altro formulando proposte alternative assolutamente ragionevoli nella gestione dei rifiuti”.
A gioire sono anche le Mamme No Inceneritore e Isabella Quagliotti commenta così la storica sentenza: “Dire che siamo contenti è riduttivo. È una vittoria di tutti i comitati che lottano, a prescindere dall’inceneritore, che se ci s’impegna sull’ambiente c’è speranza e arrivano i risultati. L’opposizione dura da sedici anni mentre noi come comitato da soli quattro anni. Nella battaglia ci siamo appoggiati ai comitati già esistenti, è una vittoria di tutti perché abbiamo fatto rete e in questo l’uso dei social è stato fondamentale per far circolare le notizie. Non abbiamo ancora avuto tempo di approfondire la lettura della sentenza ma ci sembra che il Consiglio di Stato abbia ribadito la sentenza del Tar. In pratica per riproporre il progetto dovrebbero ripresentare tutto d’accapo, ripartendo dalla conferenza dei servizi. Ovviamente il progetto non è stato ancora cancellato dal piano regionale della gestione dei rifiuti, ma dopo le dichiarazioni del Presidente Rossi, la sentenza del Tar, quella di oggi del Consiglio di Stato e di tutti i sindaci dei comuni limitrofi che sono contrari all’opera, non ci sono i presupposti anche politici per ripresentare il progetto. Siamo contenti, proprio tanto. Aspettiamo qualche giorno e poi andremo in centro a Firenze a festeggiare”.