BIO4A: decolla il nuovo progetto europeo Horizon 2020 sui carburanti sostenibili in aviazione
Il progetto BIO4A sperimenterà per la prima volta in Europa la produzione industriale a larga scala di combustibili sostenibili per aviazione, l’impiego di questi volumi di biojet in voli commerciali,e studierà il recupero di terreni marginali aridi nei paesi mediterranei nell’UE per la coltivazione di materie prime oleaginose finalizzate alla produzione di questi biocombustibili
29 May, 2018
l
nuovo progetto Horizon
2020 BIO4A
ha lo scopo di aumentare la capacità produttiva industriale europea
e la diffusione sul mercato di carburante
sostenibile per aviazione prodotto da lipidi residuali,
quali gli oli vegetali usati. Una parte del progetto di ricerca,
inoltre, effettuerà studi specifici sulla Camelina
sativa,
una coltura resistente a condizioni aride, quali le aree marginali
dell’Europa Mediterranea in via di desertificazione. Il carburante
sostenibile per aviazione, biojet,
prodotto secondo lo standard internazionale ASTM, verrà utilizzato
in voli di linea commerciali con passeggeri, contribuendo perciò al
raggiungimento dell’obiettivo UE di de-carbonizzazione del settore
dell’aviazione.
Coordinato
dal consorzio
RE-CORD
(Consorzio per la Ricerca sulle Energie Rinnovabili) dell’Università
di Firenze, il progetto BIO4A (Biocarburanti sostenibili per
l’aviazione) avrà una durata quadriennale e si concluderà nel
2022. L’iniziativa europea sarà portata avanti da un consorzio
internazionale composto da partner provenienti da Francia, Olanda,
Spagna, Belgio ed Italia: TOTAL, SkyNRG, Centro Nazionale Spagnolo
per le Energie Rinnovabili (CENER), Camelina Company España (CCE),
Centro di Ricerca Comune-Ispra (JRC) della Commissione europea, ed
ETA-Florence, società fiorentina attiva nel settore delle energie
rinnovabili dal 1994.
Nel
2011 l’Unione europea ha promosso la “European
Avdanced Biofuels Flight Path Initiative”, una strategia
finalizzata allo sviluppo del mercato dei carburanti sostenibili in
aviazione, ed ha stabilito l’ambizioso obiettivo di produrre
2 milioni di tonnellate di biocarburanti per aerei in Europa entro il
2020.
BIO4A contribuirà a questo scenario, dimostrando che è possibile la
produzione a piena scala industriale di carburante sostenibile per
aerei in Europa, con un obiettivo di produzione di almeno 5.000
tonnellate di HEFA (Hydrotreated Esters and Fatty Acids) presso la
raffineria di La Mède, in Francia, attualmente in fase di
conversione ad alimentazione “bio”. Le attività di BIO4A
copriranno ogni fase della filiera, dall’approvvigionamento della
materia prima,alla conversione in carburante sostenibile per
aviazione certificato secondo gli standard ASTM, fino alla
miscelazione ed alla distribuzione in vari aeroporti in tutta Europa.
Il carburante sarà distribuito in modo non segregato,attraverso
infrastrutture aeroportuali già esistenti ed impiegato in voli
commerciali effettuati da diverse compagnie aeree europee. Il
progetto studierà anche una serie di possibili business
case basati
sulla esperienza concreta sviluppata in BIO4A, al fine di delineare
strategie di mercato efficaci per la diffusione sul mercato dei
biocarburanti per aerei.
BIO4A,
inoltre, condurrà un approfondito lavoro di ricerca
sul recupero dei terreni marginali delle regioni del Mediterraneo a
rischio di desertificazione,
attraverso la sperimentazione combinata di biochar nel suolo unito
alla coltivazione di Camelina
sativa,
una coltura adatta al clima secco di tali aree il cui olio può
essere impiegato nella produzione di biojet.
Producendo biochar e testandone gli effetti anche in combinazione con
altri ammendanti, la ricerca mira a sviluppare una strategia
economicamente sostenibile a lungo termine,atta ad incrementare la
fertilità e la resilienza del suolo al cambiamento climatico, e al
contempo punta a sequestrare ed immagazzinare carbonio fisso nel
terreno. Questi suoli consentiranno di produrre biocarburante
da Camelina
sativa con
un basso impatto in termini di ILUC (come al momento indicato nella
nuova proposta di Direttiva Europea sulle Energie Rinnovabili,
REDII).
Sulla
base dei risultati saranno definiti i possibili scenari nell’area
mediterranea europea ove poter replicare ed adottare a grande scala
questo modello, assieme ad un’analisi LCA (Life Cycle Assessment) e
di sostenibilità completa.
Il
professor David
Chiaramonti,
presidente del consorzio RE-CORD/Università di Firenze e
coordinatore del progetto, ha osservato come “De-carbonizzare
il trasporto aereo è un processo complesso, ma allo stesso tempo
rappresenta una priorità per l’Unione Europea, insieme alla
de-carbonizzazione del trasporto pesante e di quello marittimo.
BIO4A rappresenta un significativo passo in avanti verso un’aviazione
più sostenibile in Europa e nel mondo: il progetto porterà il
trasporto aereo oltre i limiti attuali per filiera di produzione, i
quantitativi prodotti e l’innovazione tecnologica nel settore dei
biocombustibili sostenibili. La ricerca che verrà condotta sul tema
dell'aumento della resilienza al cambiamento climatico dei terreni
marginali aridi dell’Europa mediterranea aprirà nuove opportunità
per la produzione sostenibile di biomassa nell'Unione
Europea”.
Eline
Schapers,
responsabile delle forniture e delle operazioni commerciali presso
SkyNRG, leader mondiale nel campo della distribuzione e della
commercializzazione di carburante sostenibile per aviazione, ha
sottolineato l’importanza del progetto: “Il
progetto BIO4A è una tappa fondamentale verso una maggiore capacità
produttiva di carburante sostenibile per aviazione in Europa. Siamo
orgogliosi di prendere parte a questo progetto,ed ansiosi di mettere
a punto nuove filiere di approvvigionamento efficienti e su larga
scala, per integrare volumi crescenti di biocarburanti sostenibili
destinati al settore aereonautico commerciale Europeo”.
Fonte: Consorzio BIO4A