A Roma il 26 e 27 giugno l'EcoForum di Legambiente e Kyoto Club
Il Forum 2018 vedrà protagoniste le migliori esperienze del settore e svilupperà proposte concrete per la crescita, nel nuovo contesto europeo, dell’economia circolare italiana
01 June, 2018
Il 2018 è l’anno della definitiva approvazione del nuovo
pacchetto di direttive europee sull’economia circolare.
Una serie di misure attese da tempo, destinate ad accelerare,
se recepite con rapidità ed efficacia, la transizione verso una
nuova economia, più forte perché più sostenibile.
A sostenere lo sforzo di istituzioni, imprese e consumatori
saranno sia le risorse finanziarie previste dai Fondi strutturali
e d’investimento europei per la gestione dei rifiuti, sia quelle
per la ricerca e l’innovazione tecnologica.
Stiamo entrando, insomma, in un nuova era quella dell’economia
circolare 4.0, che può rappresentare una svolta epocale
per l’economia, la creazione di lavoro, l’ambiente e la salute
dei cittadini. Una sfida di straordinario interesse per il nostro
Paese. L’Italia, infatti, vanta già tante esperienze di successo
di economia circolare e di riuso, praticate da Comuni, società
pubbliche o miste e imprese private che possono consentirci
di assumere una vera e propria leadership in Europa.
Ad alcune condizioni: il superamento, il prima possibile, delle
barriere non tecnologiche (norme certe sulle materie prime
seconde e sul cosiddetto end of waste, semplificazione delle
procedure autorizzative per il riciclo, riconoscimento fiscale
del riuso); la piena ed effettiva attuazione del Green public procurement
e dei CAM, i criteri ambientali minimi resi obbligatori
per tutte le stazioni appaltanti; la rigenerazione del sistema
dei consorzi obbligatori, facendo tesoro dei risultati raggiunti
finora, rilanciando le filiere senza stravolgere un settore che
ha dato risultati impensabili fino a 20 anni fa; gli investimenti
nell’economia circolare del sistema imprenditoriale.
Il Forum 2018 vedrà protagoniste le migliori esperienze del
settore e svilupperà proposte concrete per la crescita, nel
nuovo contesto europeo, dell’economia circolare italiana.