Francia, inquinamento atmosferico: passi in avanti del governo per la mobilità pulita
I Ministri Hulot e Borne hanno presentato un documento in cui si impegnano a diffondere le aree a basse emissioni e a promuovere il carpooling e il car-sharing. Gli ambientalisti apprezzano ma lamentano: "Ancora nessun piano di bici"
20 July, 2018
Sul
fronte della lotta all'inquinamento atmosferico, il governo francese
fa un deciso passo in avanti. Venerdì 20 luglio il ministro della
transizione ecologica e della solidarietà, Nicolas Hulot, e la ministra dei trasporti, Elisabeth Borne, hanno presentato “Gli
impegni dello Stato a favore della mobilità pulita e della qualità
dell'aria". Un documento che preannuncia la futura legge
sulla mobilità, di cui si è parlato per la prima volta in
primavera e prevista alla fine di quest'anno anno o all'inizio del
2019. "Di fronte all'inquinamento atmosferico, vogliamo cambiare
paradigma e dimostrare che l'auto privata può essere sostituita da
una mobilità dolce come quella ciclistica, il carpooling e,
naturalmente, il trasporto pubblico", ha dichiarato Hulot.
Il
principale "impegno" riguarda la diffusione delle zone a
bassa emissione (ZFE), dette anche aree a circolazione ristretta, che
dovranno essere create entro il 2020 nelle quattordici località
interessate da ripetuti superamenti dei valori limite di biossido di
azoto (NO2), il gas altamente tossico emesso principalmente dai
veicoli diesel. Si tratta di Parigi, Marsiglia, Nizza, Tolone, Lione,
Grenoble, Saint-Étienne, Valence, Strasburgo, Reims, Montpellier,
Tolosa, nonché della valle dell'Arve e della Martinica.
Ogni
comunità potrà decidere il perimetro della zona a bassa emissione,
le fasce orarie delle categorie di veicoli interessati e la
progressività dei divieti. Oggi solo Parigi e, in misura
minore, Grenoble hanno una ZFE, il cui funzionamento è basato sul
sistema di vignette Crit'Air da applicare sul veicolo, che prevede 6
classi, identificate con diversi colori e attribuite in base all'anno
di immatricolazione, all'efficienza energetica e alle emissioni del
mezzo. Le auto classificate Crit'Air 4 (i diesel immatricolato tra il
2001 e il 2005) non potranno circolare nelle strade della capitale
nei giorni feriali, tra le 8:00 e le 20:00, a partire dal 2019. Ed
entro il 2024 il divieto riguarderà tutti i diesel senza
distinzione, per arrivare, sei anni dopo, ai motori a
benzina.
Nell'idea
del Governo le ZFE dovrebbero ridurre le emissioni inquinanti per
una percentuale compresa tra il 12% e il 15%, contribuendo non solo a
diminuire l'emergenza sanitaria (l'inquinamento atmosferico è
responsabile di 48.000 morti premature ogni anno in Francia), ma
anche a convincere la Corte di giustizia dell'Unione europea ad
abbandonare il procedimento
avviato contro la Francia a causa dell'inquinamento, lo stesso
che ha colpito anche l'Italia. Come riporta Le Monde, diverse organizzazioni ambientaliste francesi accolgono con favore le aree a bassa emissione, ma lamentano la mancanza di un piano concreto per la mobilità ciclistica. Lorelei Limousin, del Climate Action Network, richiede la creazione di un fondo nazionale per la bicicletta con 200 milioni di euro all'anno. Il Il governo risponde che le due ruote sono un "elemento prioritario" che a breve saranno oggetto di misure specifiche per auementarne l'uso.