Giffoni Film Festival 2018. Assegnato il premio CiAl per l’ambiente al lungometraggio ‘Super Furball’
È una produzione finlandese del 2018 il film vincitore del “Premio CIAL per l’Ambiente” al Giffoni Film Festival di quest’anno
30 July, 2018
È una produzione finlandese del 2018 il film vincitore del “Premio CIAL per l’Ambiente” al Giffoni Film Festival di quest’anno, premio ufficiale istituito con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e giunto ormai alla sua quattordicesima edizione.
SUPER FURBALL del regista Joona Tena, in concorso nella categoria del festival +6 (giurati fra i 6 e i 10 anni).
Sinossi del film:
Emilia è la tipica figlia di divorziati. Va a scuola, vive con la madre e a volte con suo padre, e la sua vita non potrebbe essere più normale. Ma un giorno, il suo porcellino d’India le morde il dito. Emilia acquisisce così la segreta abilità di trasformarsi in una supereroina pelosa in grado di volare e di risolvere ogni problema con i suoi superpoteri. Contemporaneamente, le aringhe della vicina baia del mar Baltico invocano aiuto. L’acqua del mare avvelenata le ha rese furiose, minacciando la pace e la tranquillità dell’intera città. Emilia, da supereroina qual è, si assume la responsabilità di risolvere la situazione e di diventare una persona più coraggiosa.
Motivazione del Premio:
Il Premio CIAL per l’Ambiente viene assegnato al film Super Furball, in particolare, per il racconto scelto dal regista, forse bizzarro e fuori dagli schemi, ma assolutamente attuale.
In un mondo che chiede aiuto ai bambini per potersi salvare dall’inquinamento e dallo sfruttamento più impietoso, la protagonista Emilia, anche se molto giovane, saprà come fare per riportare un po’ di pace ecologica nella sua cittadina sul mare e imparerà che lottare per la natura significa lottare per crescere.
Dichiarazione del regista:
“Il bambino che alberga ancora in me ama le storie in cui la magia entra nella vita quotidiana. Così, mentre la nostra eroina, Emilia, è una bambina che vive alla periferia di una comune città, la sua ricca immaginazione ci ha permesso di dare vita ad un mix di realismo live-action, buffa animazione da cartone animato e grafica computerizzata tipica delle storie di supereroi. Inoltre, grazie alla diffusione globale di notizie accessibili anche ai bambini, questi ultimi vengono a conoscenza, fin da piccoli, di problemi complessi come l’inquinamento ambientale. Quindi mi piaceva l’idea che la nostra eroina affrontasse problemi del mondo reale piuttosto che dei super cattivi immaginari. E tuttavia questo accade in un modo che risulta familiare ad un bambino: Emilia è spinta all’azione dalla realissima paura di perdere la sua migliore amica. E alla fine, quello che conta davvero è la battaglia dell’eroina per trovare la sua strada in quanto bambina, una bambina che cerca di essere una buona amica e che si trova ad affrontare il bullismo scolastico e le pressioni dei compagni di classe”.