'Tanti saluti sia al ponte Morandi, da non ricostruire, che alla Gronda, da non realizzare'
Pubblichiamo alcuni passaggi di un post dal blog di Guido Viale dal titolo "Grandi opere? NO grazie"
23 August, 2018
Dopo la pubblicazione della posizione di Viale c'è Paolo Hutter ha chiesto via Facebook al sociologo e saggista: "Non ricostruire il ponte ....e fare cosa?". A rispondere è lo stesso Guido Viale:
La Gronda, se si farà, entrerà in funzione tra cinque o forse 7-8 anni. Il ponte, se si rifarà, non prima di 3 anni. Intanto dei passaggi a terra andranno trovati, studiati e potenziati, da subito, possibilmente aprendo un dibattito pubblico sulle soluzioni da adottare. Ma bisogna liberare al più presto il traffico autostradale dal movimento merci. Genova ha tre linee ferroviarie che portano a nord, più o meno alla stessa destinazione del costruendo terzo valico, oggi sfruttate per non più del 30 per cento, ma che possono essere potenziate in meno di un anno fino a raggiungere carichi non inferiori a quelli previsti per il terzo valico, che non sarà pronto, se mai lo sarà, che fra dieci anni. Il problema per entrambi - linee esistenti e terzo valico - è la rete ferroviaria in area portuale, che quasi non esiste ( molti binari sono stati interrati e asfaltati per fare posto ai tir) perché si è puntato solo sul trasporto su gomma che ha distrutto il ponte Morandi e intaserà il prossimo ponte se mai si farà. Poi c’è da raddoppiare e ri-attrezzare la linea ferroviaria Genova Ventimiglia: tempi e costi di realizzazione non superiori, volendo, a quelli della Gronda. Infine da potenziare la metropolitana di Genova da Est a Ovest utilizzando e potenziando i tracciati ferroviari esistenti. Insomma, non c’è bisogno né di muli né di carrozze, ma solo di buon senso e di onestà. Che sono quelli che mancano
Grandi opere? NO grazie - il post completo sul blog di Guido Viale