Caldaia a condensazione, la scelta green per riscaldare la casa
Le caldaie a condensazione oggi rappresentano la migliore scelta per il giusto comfort a casa tua.
28 September, 2018
Le caldaie a condensazione hanno raggiunto un’efficienza sempre più alta e rappresentano oggi una scelta rispettosa nei confronti dell’ambiente perché hanno un minor consumo di carburante e le emissioni prodotte sono contenute. Sfruttano tutto il calore dei fumi di scarico insieme al vapore acqueo e lo trasformano in energia che alimenta il riscaldamento a gas, senza dannose dispersioni nell’atmosfera.
I vantaggi di installare una caldaia a condensazione sono numerosi e primo in ordine d’importanza è legato all’ambiente. Il bruciatore a premiscelazione permette di ridurre al minimo i consumi di gas e l’emissione di sostanze nocive, infatti, le emissioni di ossidi di azoto NOx e di monossido di carbonio CO sono bassissime. Il sistema della caldaia a condensazione garantisce un rendimento costante in tutto il range di funzionamento dell’apparecchio, assicurando risparmi energetici che non si possono ottenere con i bruciatori energetici di tipo tradizionale.
La minore emissione di sostanze nocive non è l’unico vantaggio legato all’ambiente delle caldaie a condensazione, infatti, possono essere combinate con l’azione di un sistema solare termico per la produzione di sola acqua calda sanitaria. Chi ha scelto questa soluzione caldaia a condensazione-solare termico è stato in grado di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche oltre il 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.
Tutti i vantaggi di questo tipo di caldaia arrivano dalla condensazione che riesce a sfruttare il calore residuo, definito calore latente, presente nei fumi di scarico, calore che altrimenti andrebbe dissipato nell’ambiente. Ne consegue che la caldaia a condensazione riesce a riscaldare di più rispetto a un impianto classico, sfruttando il processo di condensazione. In pratica, in una a caldaia a condensazione, l’acqua viene scaldata tramite il calore della combustione come nelle caldaie tradizionali. I gas di scarico risultanti passano normalmente nella canna fumaria. Il risultato è che l’energia contenuta nei fumi del gas di scarico viene persa. Invece la tecnologia di condensazione sfrutta questi gas che consistono in gran parte in vapore acqueo. La tecnologia estrae il calore dai fumi del gas e immette l’energia ottenuta nel circuito di riscaldamento.
Per poter ottenere energia, il vapore acqueo deve condensare. Ciò può essere possibile ad una temperatura inferiore ai 56° C. La caldaia a condensazione raffredda il vapore attraverso uno scambiatore di calore appositamente progettato. L’energia ottenuta è utilizzata per preriscaldare l’acqua di riscaldamento fredda. L’acqua calda poi passa nello scambiatore di calore primario dove è ulteriormente riscaldata per raggiungere la temperatura desiderata. Durante questo processo, si creano piccole quantità di acque reflue che devono essere smaltite. L’acidità delle acque reflue è così bassa che possono essere immesse in un normale sistema di scarico senza ulteriore neutralizzazione.
Anche se l’efficienza delle caldaie a condensazione è molto alta, il costo di installazione è maggiore rispetto a quello di una caldaia a gas metano tradizionale. Per questo motivo è molto importante capire prima se ci si trova nelle condizioni ideali per sfruttare al massimo le caratteristiche di questo tipo di caldaia.
Le caldaie a condensazione rappresentano la scelta migliore per quegli impianti che lavorano a temperature di esercizio piuttosto basse, in particolare quando la temperatura di mandata all’impianto di riscaldamento è inferiore ai 50° C. Questo è dovuto a un fattore puramente fisico, infatti, il vapore condensa a 56° C., quindi per impianti lasciati operare a temperature tradizionali, l’efficienza della caldaia a condensazione diminuisce, pur restando di molto maggiore rispetto a quella di una caldaia tradizionale.
Le caldaie a condensazione hanno la massima resa quando operano con impianti di riscaldamento dotati di ampie superfici radianti, quindi pavimenti e pareti radianti, che hanno temperature dell’acqua di mandata a 40/45° C. e temperature dell’acqua di ritorno a 30/35° C. Anche gli impianti di riscaldamento tradizionali possono però essere utilizzati nei periodi di freddo meno rigido e con temperature di esercizio più basse perché, spesso, i radiatori vengono sovradimensionati rispetto alle effettive necessità. Il risparmio sui consumi di gas rimane comunque molto elevato anche con termosifoni tradizionali, soprattutto se si integrano le valvole termostatiche.
Il costo di una caldaia a condensazione parte generalmente dai 500 euro e può arrivare anche a 2000-3000 euro per i modelli con più KW. Il vantaggio però è che ci installa un impianto di questo tipo può avere accesso a delle deroghe rispetto all’obbligo di collegamenti a camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione sopra il tetto. Per velocizzare la sostituzione dei vecchi impianti, è stata inoltre prevista la possibilità di scaricare i fumi direttamente in facciata grazie a condotti di evacuazione orizzontali che solitamente hanno una lunghezza più ridotta e risultano più facili da realizzare rispetto alle canne fumarie a tetto. In alternativa la nuova canna fumaria può essere integrata facilmente a quella già esistente perché ha un diametro più piccolo.
Le caldaie a condensazione rappresentano una scelta tecnologica green, ma per conservare i benefici ambientali è necessaria una manutenzione regolare in modo da garantire il corretto funzionamento.