Bonus pubblicità: istruzioni per l'uso.
Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto attuativo dove sono fornite regole e scadenze per presentare domanda e beneficiare delle agevolazioni fiscali per gli investimenti pubblicitari.
30 September, 2018
È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale numero 170 di martedì 24 luglio, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, numero 90, “Regolamento recante le modalità ed i criteri per la concessione d’incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali», relativo al cosiddetto «bonus pubblicità» per intenderci.
Grazie a questa normativa molte aziende avranno l’opportunità di fare investimenti importanti in comunicazione sul territorio con la possibilità di promuoversi quasi a costo zero con la naturale conseguenza di attrarre più clienti aumentando il fatturato.
L’obiettivo principale del decreto è incentivare le imprese e i lavoratori autonomi ad impiegare strumenti pubblicitari al fine di accrescere e sviluppare la propria attività riconoscendo agli stessi uno specifico credito d’imposta connesso alle campagne pubblicitarie.
Per poter accedere a queste agevolazioni è necessaria la sussistenza di un investimento incrementale superiore almeno dell’1 per cento di quello sui medesimi mezzi di informazione rispetto all’anno precedente (2018 su 2017). Per medesimi mezzi d’informazione si intende la carta stampata e il web da una parte e le emittenti radio televisive dall’altra e non il singolo giornale o la singola emittente ovviamente.
Il credito d’imposta è pari al 75-90 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati a seconda che il beneficiario sia una Pmi (piccola media impresa) o altro soggetto. Le domande per l’accesso al credito d’imposta, relativo agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa nel 2017 e nel 2018, andranno presentate a decorrere dal sessantesimo giorno ed entro il novantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del DPCM nella Gazzetta Ufficiale, ossia dal 22 settembre ed entro il 22 ottobre 2018, con una apposita comunicazione telematica e secondo le modalità definite con provvedimento amministrativo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
«Se un’azienda - spiega Michel Henry Direttore Commerciale di Netweek, la società che ha sede in regione Borgnalle 10 F e che si occupa della raccolta pubblicitaria per La Vallée Notizie e Aostasera.it - ha investito nel 2017 sul web (o sulla carta) ad esempio 5.000 euro (non è importante su quale specifico quotidiano online o giornale cartaceo), e nel 2018 decide di investire sempre a titolo di esempio 8.000 euro, sui 3.000 euro del valore incrementale ha diritto a godere del 90 per cento di credito d’imposta e dal 1° gennaio 2019 avrà l’opportunità di utilizzare 2.700 euro (90 per cento dei 3.000 euro di incremento) per pagare ogni tipo di contributo in compensazione. E’ evidente che degli 8.000 euro totali investiti nell’anno precedente, solo 5.300 euro resteranno a carico dell’azienda. Per fruire del credito d’imposta, l’azienda dovrà effettivamente sostenere le spese per gli investimenti pubblicitari ovvero pagare le regolari fatture d’acquisto, recuperando poi quanto dovuto nell’anno successivo».
Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite il modello F24 ed è alternativo e non cumulabile, in relazione alle medesime voci di spesa, con altre agevolazioni.
La richiesta di ammissione al beneficio potrà essere presentata in via telematica su un’apposita piattaforma messa a disposizione dall’Agenzie delle Entrate.