Manovra, ong ambientaliste: il bonus-malus è da orientare su veicoli a zero emissioni
Le associazioni fanno notare che nei prossimi tre anni il mercato si orienterà verso modelli con emissioni sui 95gr/km: auto con motori a combustibili fossili che potrebbero assorbire completamente il budget non lasciando spazio all'incentivo di veicoli veramente efficienti
11 December, 2018
"Con la proposta di introduzione del meccanismo bonus-malus, il governo mostra un segnale importante di attenzione verso l'urgenza climatica in corso. Il malus è una misura efficace nell'orientare i consumatori verso l'acquisto di veicoli maggiormente efficienti". Lo scrivono in una nota comune le ong Transport & Environment, Legambiente, Kyoto Club, WWF Italia, Cittadini per l'Aria Tuttavia, aggiungono le ong, "l'applicazione proposta del governo nell'approccio bonus-malus andrebbe rivisitata a favore di veicoli a zero e basse emissioni".
L'incentivo per i veicoli che emettono da 70 a 90 grammi di CO2 per chilometro, previsto dall'emendamento, scrivono, "è destinato principalmente ad auto diesel di piccola taglia, molte delle quali ancora 'sporche', con probabili ricadute negative sulla qualità dell'aria".
Le associazioni fanno notare che nei prossimi tre anni il mercato si orienterà verso modelli con emissioni sui 95gr/km (il cosiddetto standard 2021): auto con motori a combustibili fossili, che però hanno diritto all'incentivo. "Esiste il rischio - si legge nella nota congiunta - che il budget stanziato dal governo venga completamente assorbito da questa fascia, non lasciando spazio all'incentivo di veicoli veramente efficienti e in grado di guidare il mercato verso la decarbonizzazione".
"Infine - concludono le ong - è importante assicurarsi che il bonus destinato ai veicoli elettrici sia disegnato in maniera tale da essere socialmente equo".