Milano, nei mercati di Vespri Siciliani e Odazio migranti e italiani combattono lo spreco alimentare ridistribuendo l’invenduto
Antonio Macrì a Milano si occupa del recupero nei mercati di Vespri Siciliani e Odazio, lo abbiamo intervistato per conoscere attraverso l’esperienza di chi vive questa attività in prima persona un aspetto della battaglia contro gli sprechi alimentari. I due Ousman, nuovi "Ecomori" milanesi
20 January, 2019
di Luigi Vendola
immagini di Bianca Senatore
L’attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari a Milano non è una novità per Eco dalle Città e, assieme al sodalizio creato con le associazioni Recup, la capostipite, e Giacimenti Urbani, da parecchi anni si cerca di attivare nel maggior numero di mercati rionali questa buona pratica.
In particolare nei mercati di via Vespri Siciliani e di via Odazio, sulla falsariga di quello che accade a Torino nel mercato di Porta Palazzo, è stato inserito un elemento di novità. Infatti ad aiutare gli italiani nella fase di recupero dell’invenduto ci sono alcuni Ecomori, un gruppo di migranti richiedienti asilo che volontariamente prestano il loro tempo all’attività di recupero e ridistribuzione.
Abbiamo intervistato Antonio Macrì, che da qualche mese si occupa del recupero nei mercati di Vespri Siciliani e Odazio, per conoscere attraverso l’esperienza di chi vive questa attività in prima persona un aspetto della battaglia contro gli sprechi alimentari.
In quali
mercati siete attivi e in quanti siete?
L’azione di recupero e ridistribuzione al Giambellino con gli Ecomori insiste su due mercati. Al mercoledì in quello di via Vespri Siciliani e al giovedì in via Odazio.
Siamo circa una decina di persone, qualche italiano, volontari bulgari e rumeni, e migranti richiedenti asilo prevalentemente del Senegal, Mali, Gambia, Africa subsahariana per intenderci.
I volontari bulgari e rumeni fanno parte di un progetto internazionale di scambio promosso dalla Onlus Comunità Nuova di via Bellini, che ci aiuta anche dal punto di vista logistico custodendo gli strumenti di lavoro, come i carrelli per recuperare e trasportare le cassette del mercato. Comunità Nuova è diventato un punto di riferimento per il progetto.
Mentre alcuni dei migranti richiedenti asilo sono arrivati grazie alla Croce Rossa milanese e sono ospiti della struttura di via Corelli. Adesso le due colonne per quanto riguarda i " mori" sono due Ousmane gambiani. E tra gli italiani Giuseppe, che arriva da Comunità Nuova
Tra mercoledì e giovedì riusciamo a recuperare fino a mezza tonnellata di frutta e verdura, per esempio in questo periodo siamo sommersi di banane, ma va bene così
Quanti e chi
sono coloro che vengono a prendere il cibo che vuoi recuperate?
Non c’è un numero fisso, variano ogni giorno. Parliamo di una media di quindici persone. La maggior parte sono anziani italiani e donne arabe, prevalentemente dell’Arabia Saudita e dell’Egitto. È capitato anche che un ristoratore si sia rifornito da noi, ma è stata una eccezione perché la maggior parte di coloro che prendono il cibo recuperato sono gente in difficoltà.
Che tipo di
rapporto si è instaurato con gli ambulanti?
Premetto che la maggior parte degli ambulanti non sono italiani ma nord africani, egiziani marocchini e tunisini. Ci hanno accolto molto bene, sono molto più generosi dei loro colleghi italiani, forse perché culturalmente meglio predisposti alla donazione e alla beneficenza. Alcuni lo fanno perché sensibili al tema dello spreco alimentare, mentre per altri si tratta di vere e proprie donazioni. Addirittura un ambulante del mercato di Vespri Siciliani molto spesso ci da prodotti freschissimi che potrebbe tranquillamente vendere ma preferisce donarli. Beneficenza o meno con loro siamo diventati amici e condividono lo spirito del progetto.
Quando hai
cominciato ad occuparti di recupero nei mercati? È la prima volta
che fai una esperienza del genere e come la stai vivendo?
Io ho cominciato la mia esperienza circa un anno e mezzo fa, non al Giambellino ma al mercato di Piazzale Martini assieme a all’associazione Recup. Circa sei mesi fa invece è cominciata la mia esperienza nel mercato di Vespri Siciliani per recuperare, permettimi il gioco di parole, il mercato del mercoledì perché Recup con cui era nato l'intervento aveva bisogno di rinforzi e così Eco dalle Città mi ha chiesto di provarci.
Vespri Siciliani mi è piaciuto fin dal primo momento, ho trovato gente validissima di Comunità Nuova e ambulanti sensibili. Il primo a darsi da fare è stato Adi, un ragazzo marocchino, e grazie a lui abbiamo ristabilito il rapporto con i commercianti del mercato e potuto comunicare il lavoro di recupero.
Per quanto riguarda il mercato di Via Odazio, possiamo dire che è un nuovo intervento , infatti l’attività di recupero è cominciata solo a fine novembre. Qui il mercato è più grande, in pratica al giovedì sono due i mercati nei quali recuperiamo perché vicino c’è anche quello di via Signeri. Questa esperienza mi piace tanto, il rapporto che si è costruito con le persone impegnate nell’attività di recupero, gli ambulanti e chi prende il cibo è davvero unico, si ride e si scherza quasi per tutto il tempo.