La Puglia guida le regioni europee nella stesura del ‘Parere sulla Strategia dei cambiamenti climatici dell’Unione Europea’
Emiliano: “L'importanza dell'Unione europea è qui: è tutta in questo metodo di ascolto, di partecipazione, di costruzione comune delle politiche”
29 January, 2019
“Il
bilancio di questi due giorni è molto positivo. Ieri abbiamo
presentato il nostro lavoro al Comitato delle Regioni che ci ha
invitato a proseguirlo. E oggi interessante confronto con tutti i
portatori di interesse, rappresentanti di città, imprese, industrie,
associazioni ambientaliste o di altra natura, che hanno interesse
alla strategia sul clima e hanno discusso questo inizio di redazione
del Parere. Ciascuno potrà inviare anche per iscritto annotazioni e
osservazioni. Il parere verrà approvato a giugno, poi comincerà un
lavoro di presentazione del Parere in tutta Europa che consentirà
ulteriori approfondimenti.
Ringrazio
il Comitato delle Regioni per questo lavoro che mi è stato affidato:
è davvero affascinante e fondamentale confrontarsi con le città
europee, con il Parlamento europeo, con il Governo europeo, con la
Commissione, avere a che fare con tanti cittadini, sindaci, soggetti
che hanno gli stessi problemi delle città italiane e pugliesi, che
li hanno già risolti o che si ispirano alle tue soluzioni per
trovare una strada per il futuro. L'importanza dell'Unione europea è
qui: è tutta in questo metodo di ascolto, di partecipazione, di
costruzione comune delle politiche. Quando qualcuno si chiede “ma a
che serve l'Unione europea?”, ecco io vorrei raccontargli questi
due giorni che possono sembrare duri, complicati, noiosi perché ci
siamo applicati moltissimo, abbiamo studiato, scambiato idee, però
l'Unione europea consente alla fine di avere una visione comune, in
questo caso sul futuro del mondo. E ho l'impressione che non esista
nessun altro luogo che mette insieme culture e Paesi diversi con
questa tecnica così perfetta”.
Lo
ha detto il presidente della Regione Puglia Michele
Emiliano
al termine della seconda giornata di lavoro a Bruxelles. Emiliano è
impegnato
nella stesura del Parere sulla Strategia dei cambiamenti climatici
dell’Unione Europea
“A
clean Planet for all a european strategic long-term vision for a
prosperous, modern, competitive and climate neutral economy”
(Un pianeta pulito per tutti: una visione strategica europea a lungo
termine per un'economia prospera, moderna, competitiva e senza
impatto sul clima), per conto del Comitato europeo delle
Regioni.
Dopo
aver incontrato la Commissione ENVE, oggi martedì
29 gennaio è
stata la volta della Stakeholders'
consultation. È entrata così nel vivo la fase di partecipazione
per raccogliere istanze, bisogni e contributi essenziali per
l'elaborazione del Parere. Solo un processo condiviso può, infatti,
dare il necessario respiro europeo al documento e assicurargli il
sostegno necessario al fine di essere valorizzato nelle sedi
competenti.
Emiliano
ha avuto un lungo confronto, di oltre due ore, con i portatori di
interesse sui temi oggetto del Parere. Si sono registrati all’evento
oltre 60 Stakeholders. È intervenuta anche Barbara
Valenzano,
direttore Dipartimento Infrastrutture e ambiente della Regione
Puglia.
“Questo
Parere consente alle Regioni europee e ai Comuni di rappresentare i
punti di vista anche molto diversi che possono esserci sulla
questione dei mutamenti climatici
– ha detto il presidente della Regione Puglia nel corso
dell’incontro - Bisogna
capire quali sono gli effetti sull’intera umanità e quali sono le
conseguenze che dobbiamo aspettarci. Oggi facciamo un altro passaggio
fondamentale, che è quello fondato sulla partecipazione dei
cittadini. Si tratta in questo momento di consultazioni molto
limitate ma importanti anche grazie alla qualità che ciascuno degli
Stakeholder riveste per il nostro lavoro. Il Comitato delle Regioni
non intende strutturare il proprio Parere come una personale visione
delle cose, ma intende dare al Parlamento, che pure sta lavorando con
la stessa metodologia e la stessa intensità, il punto di vista di
chi deve reagire a ciò che sta avvenendo. Noi dobbiamo registrare
tutto ciò che è avvenuto dopo le attività che hanno influenzato le
mutazioni climatiche e provare a individuare azioni congiunte. In
questa materia non esistono nazionalità e campanili, perché la
società nella quale ci troviamo è molto unificata, e quindi ogni
errore che dovessimo fare nel prevedere il futuro rischia di ricadere
anche su coloro che pensano di ricavare a breve un utile economico da
ciò che sta avvenendo”.