Roma, un esperto di economia comportamentale per migliorare la differenziata: 'All'estero funziona'
Già consulente del Governo Gentiloni, Raimondi Slepoi è stato ingaggiato dalla Giunta Raggi per sensibilizzazione la cittadinanza “a effettuare scelte positive e consapevoli soprattutto in materia di risparmio dell'energia e riciclo dei rifiuti”
08 February, 2019
Federico
Raimondi Slepoi, 26 anni, è il nuovo consulente della giunta Raggi a
Roma. Esponente della 'nudge theory', la teoria dei sostegni
positivi in grado di influenzare le decisioni di singoli o gruppi, è
stato ingaggiato dall'amministrazione della Capitale per
sensibilizzazione
la cittadinanza “a
effettuare scelte positive e consapevoli soprattutto in materia di risparmio dell'energia e riciclo dei rifiuti”. In sostanza gli viene chiesto di ottenere risultati in termini di aumento della raccolta differenziata e di diminuzione della produzione rifiuti
complessiva.
Già consulente del ministero dell'Ambiente durante il governo Gentiloni, riceverà un compenso di 55mila euro lordi l'anno, come riportato nella delibera di giunta del 29 gennaio. Raimondi Slepoi lavora su quella che si chiama “l’architettura delle scelte”, pilastro dell’economia comportamentale, che consiste nell'azionare alcune “leve” specifiche che orientino in modo responsabile le dinamiche collettive. Intervistato dal Corriere della Sera sostiene che "l'Italia è ancora l’unico Paese del G7 a non avere una nudge unit, un’unità governativa che tratti questi temi. All’estero, dal Bangladesh alla Turchia, funziona... Ho voluto raccogliere la sfida”.
Già consulente del ministero dell'Ambiente durante il governo Gentiloni, riceverà un compenso di 55mila euro lordi l'anno, come riportato nella delibera di giunta del 29 gennaio. Raimondi Slepoi lavora su quella che si chiama “l’architettura delle scelte”, pilastro dell’economia comportamentale, che consiste nell'azionare alcune “leve” specifiche che orientino in modo responsabile le dinamiche collettive. Intervistato dal Corriere della Sera sostiene che "l'Italia è ancora l’unico Paese del G7 a non avere una nudge unit, un’unità governativa che tratti questi temi. All’estero, dal Bangladesh alla Turchia, funziona... Ho voluto raccogliere la sfida”.








