A Milano nascerà un frutteto con il contributo della Food Policy
Pubblicata la manifestazione di interesse per l’affidamento dello studio di fattibilità di un frutteto integrato e diffuso nel quartiere Gallaratese per la produzione di frutta e verdura
06 March, 2019
Si chiude il 31 marzo la manifestazione di interesse per lo studio di fattibilità del frutteto che sorgerà a Milano con l’obiettivo di riqualificare gli spazi abbandonati, coinvolgendo i cittadini e promuovendo il cibo sano.
È stata pubblicata dal Comune la manifestazione di interesse per la selezione del soggetto che svilupperà lo studio di fattibilità per il “Frutteto del gallaratese”; un progetto che intende realizzare un frutteto integrato e diffuso nel Municipio 8, con l’obiettivo di aumentare la coesione sociale, l’attrattività dei quartieri e la qualità dell’ecosistema locale.
Con il coinvolgimento degli abitanti dei quartieri Gallaratese e QT8, saranno riqualificate aree non utilizzate per essere destinate alla produzione di frutta, verdura e servizi integrati su un’estensione potenziale di 12 ettari di verde urbano. Il progetto, secondo uno studio preliminare dell’ufficio Food policy del Comune di Milano con le direzioni Piano quartieri e municipi, potrà coinvolgere fino a 54 attività (ristoranti, supermercati, cascine), 18 istituti scolastici, 20 impianti sportivi e 34 associazioni locali.
Il “Frutteto del gallaratese” potrà connettersi con 16 progetti in corso sul territorio, 31 buone pratiche mappate sulla città di Milano (come “Frutta in campo” a Quinto Romano e “Bosco-frutteto” a Nocetum) e prendere spunto da diverse esperienze esistenti in Italia (tra cui Venezia, Genova, Roma e Monza), negli Stati Uniti e in Europa. Grazie al supporto di Bloomberg associates è stato infatti possibile individuare quattro progetti internazionali con elementi replicabili: l’orto comunitario di Seattle (un frutteto progettato in modo integrato, come una foresta autoctona, senza divisione in lotti), il quartiere agricolo multifase di Pittsburgh (simile al Gallaratese per dimensioni, costruito per lotti integrati con il coinvolgimento della comunità locale), il tetto verde con serre idroponiche di New York (che potrebbero essere replicate sui tetti pubblici del Gallaratese, come scuole e impianti sportivi e sociali) e la fattoria didattica gestita dalla città di Parigi (con il coinvolgimento diretto del Comune nella gestione e programmi di agricoltura didattica per 59.000 visitatori all’anno).
Lo studio di fattibilità dovrà essere sviluppato partendo dall’ascolto del territorio, stabilendo un modello di governance, analizzando il mercato per definire i modelli di business migliori per promuovere localmente le opportunità e valorizzando le competenze umane, associative e istituzionali locali.