Costa annuncia i ‘Clean Air Dialogue’ con la Ue. L’ultima spiaggia per evitare la procedura d’infrazione sulla qualità dell’aria
Dovrebbe svolgersi nei primi giorni di giugno a Torino la Clean Air Dialogue, un incontro ad altissimo livello di tre giorni con la Commissione europea sul tema della qualità dell’aria. Obiettivo: evitare la procedura d’infrazione
07 May, 2019
''Abbiamo raggiunto ufficialmente con l'Ue e con la Commissione preposta un accordo per cui ospiteremo in Italia il primo Clean Air Dialogue, un incontro ad altissimo livello di tre giorni con la Commissione europea sull'argomento, con tutte le Regioni e con tutti gli stakeholder per affrontare con la Commissione il percorso per uscire dall'infrazione e principalmente migliorare la qualità dell'aria'.
Così
il ministro dell'Ambiente Sergio
Costa dopo l'incontro con la
Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome.
La tre giorni, ha
spiegato, dovrebbe essere a “giugno,
noi avevamo proposto maggio, ma forse la Commissione spinge per il
mese di giugno, ma insomma al più presto”.
“Abbiamo
parlato di qualità dell'aria - ha
detto Costa a proposito dei temi sul tavolo dell'incontro di oggi
(lunedì 6 maggio)
-. Noi abbiamo una vicenda in cui
siamo sottoposti a infrazione europea. E ci hanno già comunicato che
l'infrazione, non solo per l''Italia, è stata aggravata anche in
ordine al biossido di azoto''.
''La bella notizia è che sia la
Commissione che l'Italia hanno ufficialmente siglato questo patto per
uscire dall'infrazione'', ha
aggiunto all’agenzia Adn Kronos.
Va precisato che i Clean Air Country Dialogues non rappresentano nessun patto per uscire dall’infrazione, come potete leggere qui sul sito della Commissione europea, ma bensì un valido strumento per pianificare una strategia per mettere in campo azioni volte a migliorare la qualità dell’aria e la tutela della salute.
Quindi la nota di ieri del Ministro Costa conferma in parte quello che era stato già annunciato il 2 maggio nel Tavolo con gli assessori all’Ambiente delle Regioni del Bacino Padano sul tema della qualità dell'aria, riunitosi per fare il punto sulla cronica emergenza smog e tentare di evitare la procedura d’infrazione da parte della Commissione europea.
Le Regioni del Bacino Padano, nelle quali si riscontrano forti criticità in termini di livelli di inquinamento atmosferico, hanno più volte rappresentato l’imprescindibilità del supporto del livello nazionale per garantire nei tempi più brevi il rispetto delle norme comunitarie sulla qualità dell’aria. Per questo motivo il ministero dell’Ambiente ha sottoscritto nel 2017 un apposito accordo con tali Regioni contenente impegni, anche finanziari, per l’adozione di interventi di riduzione delle emissioni.
“Sono arrivati adesso nelle disponibilità di questo ministero e li metteremo subito a disposizione delle Regioni, secondo il riparto da esse stesse stabilito, 180 milioni di euro per finanziare il trasporto pubblico locale e la telesorveglianza” - dichiara il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “Sono convinto che il percorso che facciamo insieme, Stato e Regioni, per la qualità dell’aria è un cammino virtuoso. Per questo posso annunciare che verrà firmato un Protocollo interministeriale per la qualità dell’aria che sarà siglato anche dal presidente della Conferenza delle Regioni per dare piena attuazione alle misure previste. E abbiamo scelto di firmarlo durante il 'Clean air dialogue'”.
Infatti, Il 4 e 5 giugno si terrà a Torino il “Clean air dialogue” con la Commissione Europea, iniziativa che si inserisce nel programma per l’aria pulita avviato fin dal 2015 dalla stessa Commissione con lo scopo di promuovere un approccio collaborativo per realizzare azioni per il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento atmosferico.
“Sarà l’occasione per mostrare alla Commissione quanto stiamo facendo insieme - Stato e Regioni - e abbiamo ottenuto che questa volta le Regioni siano protagoniste dell’iniziativa e non stakeholder come le associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria e gli altri soggetti che vi prenderanno parte” dichiara Costa. “Attendiamo a Torino anche il presidente del consiglio Giuseppe Conte perché è l’Italia come Paese che crede nel percorso intrapreso per migliorare la qualità dell’aria”.