Milano, primi risultati del contatore ambientale: con la differenziata 2018 risparmiate 350mila tonnellate di Co2
I risultati della raccolta differenziata e di tutte le attività di riciclo e recupero sono diventati misurabili grazie al Contatore Ambientale introdotto a Milano da Comune, Amat, A2a Ambiente, Amsa e sviluppato da Conai in collaborazione con eAmbiente
21 May, 2019
Con la raccolta differenziata del 2018 è stato misurato per la prima volta
un risparmio di circa 350 mila tonnellate di CO2, 3 milioni di metri cubi di acqua, quasi 2 mila
megawatt di energia elettrica. Lo stesso quantitativo consente un recupero equivalente di ri-prodotti:
14 milioni di felpe, 114 milioni di nuove bottiglie, 3 milioni di chiavi inglesi, 419 milioni di scatole per
scarpe, 224 mila panchine, 123 mila armadi e 209 mila caffettiere moka. I risultati della raccolta
differenziata sono diventati misurabili grazie al Contatore Ambientale introdotto a Milano da Comune,
Amat, A2a Ambiente, Amsa e sviluppato da Conai in collaborazione con eAmbiente e presentato
oggi al convegno “Il valore della circular economy a Milano” organizzato in Università di MilanoBicocca dal Cesisp (Centro di Economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore
pubblico).
Il Contatore Ambientale è uno strumento che, grazie a una metodologia messa a punto durante
ExpoMilano2015, riesce a quantificare i benefici ambientali della raccolta differenziata e di tutte le
attività di riciclo e recupero dei rifiuti. Il nuovo modello di misurazione si basa sul metodo scientifico
del Life Cycle Assessment per la valutazione degli impatti ambientali attraverso l’identificazione dei
consumi energetici e dei materiali, dei mezzi e delle apparecchiature usate, e conseguentemente
delle emissioni rilasciate in atmosfera.
Nel caso del Contatore Ambientale della raccolta differenziata di Milano, oggi al 60% circa, l’analisi
è relativa alla vita del materiale dal momento in cui diventa rifiuto, fino alla preparazione per la
trasformazione in nuovo prodotto, materia prima da riutilizzare, o in nuova energia. Una volta raccolti
i dati sulla quantità di rifiuti raccolti e suddivisi nelle varie frazioni, a finire sotto esame sono tutti i
passaggi sulle attività che occorrono per rigenerarli e renderli riutilizzabili in nuovi prodotti. Si usano,
ad esempio, i dati relativi ai mezzi di trasporto e di movimentazione all’interno degli impianti, il relativo
consumo di carburante, la produzione di ulteriori scarti, gli scarichi in acqua e le emissioni in aria
dovuti ai processi di trattamento.
I risultati vengono elaborati attraverso un set di indicatori, in grado di restituire dati e cifre che
esprimono in maniera sintetica i vantaggi della raccolta differenziata rispetto a uno scenario in cui i
rifiuti vengono destinati esclusivamente alla discarica:
- emissioni di CO2 risparmiate;
- minore consumo di acqua;
- energia elettrica non consumata;
- ri-prodotti confezionati con materiale riciclato;
- materie prime vergini risparmiate per produrre nuovi oggetti.
I numeri, che comunicano ai cittadini in modo immediato il livello di efficienza del sistema integrato
di gestione dei rifiuti urbani, saranno diffusi e periodicamente aggiornati attraverso i canali di
informazione del Comune di Milano.
“Vogliamo che i cittadini siano incoraggiati a continuare nel loro sforzo di differenziare i rifiuti
domestici e cambiare la percezione di chi ha ancora dubbi sulla reale utilità dello sforzo – dichiara
Marco Granelli Assessore Mobilità e Ambiente del Comune di Milano– E’ importante diffondere
sempre di più la cultura dell’economia circolare, che si basa sul principio che la gestione dei rifiuti
non è solo un servizio, bensì un vero e proprio settore industriale”.
“Con Milano abbiamo da sempre condiviso il focus sui temi della sostenibilità e collaborato per la
diffusione della cultura del riciclo e della economia circolare. – aggiunge Giorgio Quagliuolo,
Presidente di CONAI –Grazie al contatore ambientale, siamo oggi in grado di quantificare i benefici
ambientali ed economici generati dalla corretta gestione dei rifiuti urbani e di dire ai cittadini che,
anche grazie al loro contributo, un efficiente servizio di raccolta differenziata e avvio a riciclo dei
materiali ha permesso, in un anno, di risparmiare 145.000 tonnellate di materia prima vergine, con
notevoli benefici ambientali”.
"A Milano la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il 62%, un risultato che pone la Città
al vertice tra le metropoli europee. – ha commentato Fulvio Roncari, Presidente di A2A Ambiente -
Il modello portato avanti da AMSA e dal Gruppo A2A si basa sulla gestione integrata dell’intero ciclo
dei rifiuti, dalla raccolta al trattamento, dal recupero di materia alla produzione di energia. Grazie allo
studio di nuove modalità di raccolta e agli investimenti in tecnologie, il cento per cento dei rifiuti
urbani milanesi è avviato a riciclo o a recupero, nessun rifiuto primario viene destinato alla discarica.
Il contatore ambientale è un ottimo strumento per comunicare ai cittadini l’importanza e i benefici
della raccolta differenziata, un piccolo gesto quotidiano con un grande impatto sulla nostra
comunità”.
Nel corso del convegno all’Università di Milano-Bicocca è stata anche presentata dai ricercatori del
Cesisp la prima classifica in Italia delle città più performanti sul piano della sostenibilità e
dell’economia circolare, ovvero di quell’economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione
degli sprechi, all’insegna dell’eco-sostenibilità. I ricercatori si sono basati su una serie di venti
indicatori per determinare una graduatoria tra le città italiane con più di 300mila abitanti e Milano è
risultata al primo posto, seguita da Firenze e Torino, emergendo in particolare nelle politiche di
riuso e riciclo, nell’utilizzo efficiente delle risorse e nell’offerta di trasporto pubblico e car sharing
(www.unimib.it/città circolari).