Napoli, in arrivo la delibera per dichiarare lo ‘stato di emergenza climatica’
Dopo l’ordinanza ‘lungomare plastic free’ l’amministrazione partenopea, come quella milanese, si prepara a dichiarare lo ‘stato di emergenza climatica’
23 May, 2019
Venerdì 24 maggio, gli studenti di tutto il mondo scenderanno in piazza per il secondo sciopero globale per il clima e per sensibilizzare governi ed imprese a rispettare il pianeta. Con la giornata del Friday for Future i ragazzi manifestano la volontà di riprendere in mano il loro futuro e danno un chiaro insegnamento agli adulti sulle sorti della Terra.
Dopo Milano anche Napoli è pronta a dichiarare lo ‘stato di emergenza climatica’ e ad annuncialo è proprio il Sindaco de Magistris.
"Anche a Napoli migliaia di studenti scenderanno in piazza e faranno sentire la propria voce in difesa del clima in occasione dell'importantissimo evento di venerdì. Il corteo si concentrerà alle ore 9.00 a Piazza Mancini e arriverà a Piazza Municipio, passando per Via Marina e Via Depretis. Noi saremo con loro!" dichiara il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
"La nostra Amministrazione ha sin da subito colto l'importanza e l'urgenza del tema. Basti dire che proprio in queste ore è a lavoro per predisporre una delibera dedicata per dichiarare lo stato di emergenza climatica, così come è stato fatto in Gran Bretagna e in Irlanda. Ricordo che, il primo maggio abbiamo emanato un'ordinanza sindacale per liberare il lungomare della nostra città dalla plastica e siamo l’unica città che ha adottato con delibera il piano strategico obc (ossigeno bene comune) per il contrasto ai cambiamenti climatici. E' evidente la nostra sensibilità nei confronti di un dramma che riguarda tutti noi e i nostri figli e per questo intendiamo continuare vigorosamente sulla scia di queste iniziative in difesa dell'ambiente istituendo una giornata cittadina incentrata sui temi del contrasto al cambiamento climatico, affinché – conclude il sindaco - tutti i cittadini abbiano la possibilità di fare la propria parte, discutere, approfondire e fare cultura sul tema".
Fonte: Comune di Napoli