Palmares del 22° Festival CinemAmbiente
Premio del pubblico assegnato a Anthropocene: The Human Epoch di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier, Edward Burtynsky (Canada 2018, 87’)
06 June, 2019
Il 22° Festival CinemAmbiente si conclude questa sera, mercoledì 5 giugno, con la cerimonia di premiazione (alle ore 20.30, al Cinema Massimo -MNC – Sala Cabiria) dei film vincitori nelle diverse sezioni competitive. Interverranno il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che premierà i giovanissimi vincitori del Concorso nazionale Scuole CinemAmbiente Junior, e la sindaca di Torino Chiara Appendino. A seguire, l’ultimo film in cartellone della 22a edizione, Aquarela, di Victor Kossakovsky.
In attesa dei dati definitivi, l’affluenza di pubblico si profila analoga a quella degli ultimi due anni (attestatasi a 15.000 presenze complessive), in cui il Festival aveva già raggiunto il proprio limite strutturale relativamente alla disponibilità delle sale, al budget complessivo e alle possibilità di programmazione. La crescita è stata significativa, invece, dove sussisteva ancora margine di espansione, ossia nel programma riservato alle Scuole di CinemAmbiente Junior, che, alla sola sua seconda edizione, ha sfiorato le 9mila presenze..
Tra le proposte del Festival rivolte a tutto il pubblico, il più alto indice di gradimento è stato registrato dalla nuova sezione panoramica “Inventing Tomorrow” – dedicata all’esplorazione del nostro possibile futuro alla luce delle nuove conquiste della scienza e della tecnologia o dell’evoluzione di tendenze già in atto, proposta l’anno scorso in forma sperimentale e ampliata in quest’edizione – che ha registrato un costante esaurito a tutte le proiezioni. «Il nostro pubblico si conferma, nuovamente, molto sensibile al dibattito internazionale in materia di sostenibilità, di nuovi modelli di sviluppo, del mondo che ci aspetta domani: ovvero proprio i temi cari alla Green Generation a cui quest’edizione era dedicata ” – commenta il direttore del Festival Gaetano Capizzi, che esprime “molta soddisfazione per il risultato di quest’anno, e non solo per i numeri. In quest’edizione, ancor più che in passato, il Festival è stato quello che auspichiamo possa essere sempre di più in futuro: un crocevia dove si incontrano molteplici voci ed esperienze dell’ambientalismo nazionale e internazionale, dove possono comunicare e collaborare mondi in apparenza lontani. Quest’anno non si è instaurato un contatto solo tra il pubblico e i registi e gli artisti presenti, ma anche tra molti altri soggetti diversi – realtà educative, aziende virtuose, enti e istituzioni – che speriamo possa sempre più dare vita a progetti condivisi, a scelte culturali e politiche coerenti con la tutela e la sostenibilità ambientale» .
I VINCITORI DEL 22° FESTIVAL CINEMAMBIENTE
Premio del pubblico IREN - Main sponsor di CinemAmbiente assegnato a
Anthropocene: The Human Epoch di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier, Edward Burtynsky (Canada 2018, 87’)
Premio Asja.energy al miglior documentario internazionale assegnato a
The Burning Field di Justin Weinrich (USA 2019, 72’)
dalla giuria composta da Roberto Della Seta, Richard O’Barry, Fabio Pusterla, Silvana Silvestri, José Vieira Mendes
con la seguente motivazione:
Un film che unisce il disastro ecologico di una delle più grandi discariche di rifiuti elettronici al mondo alla normalità quotidiana dell’inferno libera da compiacimenti estetici.
Premio SMAT al miglior documentario One Hour assegnato a
Messaggi dalla fine del mondo di Matteo Born (Svizzera 2018, 52’)
dalla giuria composta da Eroll Bilibani, Anca Caramelea, Patrizia La Trecchia
con la seguente motivazione:
Ad un avvincente viaggio visivo che incoraggia le giovani generazioni a mobilitarsi e a comunicare il cambiamento climatico nel momento in cui succede.
Premio Ricrea al miglior documentario italiano assegnato a
Il sorriso del gatto di Mario Brenta e Karine De Villers (Italia 2018, 60’)
dalla giuria composta da Marco Fratoddi, Michela Miletto, Enrico Verra
con la seguente motivazione:
Uno sguardo capace d’indagare la complessità del presente e le contraddizioni delle realtà urbane attraverso un utilizzo poetico della cinepresa e del linguaggio cinematografico.
La giuria ha assegnato inoltre una menzione speciale a
Controcorrente di Claudia Carotenuto e Daniele Giustozzi (Italia 2019, 90’)
con la seguente motivazione:
Per la capacità di trasformare un viaggio in una missione di conoscenze intorno ad alcune tematiche cruciali per la nostra epoca e in particolare per le nuove generazioni.
Premio Barricalla “Stefano Susca” per il miglior cortometraggio internazionale assegnato a
All Inclusive di Corina Schwingruber Ilić (Svizzera 2018, 10’)
dalla giuria composta da Heinz Hermanns, Sarah Momesso, Massimiliano Pontillo
con la seguente motivazione:
Un film che in pochi minuti illustra un viaggio da sogno su una nave da crociera, rivelando la vacua realtà del business dell'intrattenimento.
La giuria ha assegnato inoltre una menzione speciale a
Scenes from a Dry City di François Verster & Simon Wood (Sud Africa 2018, 13’)
con la seguente motivazione:
Un film di particolare incisività visiva che ci conduce dal micro al macrocosmo, mostrando il crescente problema della penuria d'acqua a Città del Capo visto da diverse prospettive.
Menzione speciale Regione “Valorizzazione del paesaggio” (per il film che meglio testimonia le possibili connessioni tra ambiente e paesaggio) assegnata a
A Simple Life di Myrto Papadogeorgou e Robert Harding Pittman (Grecia 2018, 17’13”)
Menzione speciale Legambiente (per il film che meglio rappresenta l’ambiente come risorsa) assegnata a
The Climate Limbo di Francesco Ferri e Paolo Caselli (Italia 2019, 40’17”)
con la seguente motivazione:
La scelta di raccontare l’emergenza contemporanea sul doppio binario dell’analisi scientifica e dell’ecologia umana si sposa perfettamente con l’impostazione operativa di Legambiente.
È con piacere che decidiamo di premiare il lavoro di Francesco Ferri e Paolo Caselli perché ne condividiamo l'approccio, ma soprattutto riconosciamo l'urgenza di agire contro i cambiamenti climatici, di tradurre in azione l'Accordo di Parigi, di intraprendere un impegno concreto e tempestivo sulle procedure di tutela giuridica dei migranti climatici.
Menzione speciale WWF (per il film che meglio rappresenta le istanze di conservazione delle specie e della biodiversità) assegnata a
The Last Male on Earth di Floor Van Der Meulen (Paesi Bassi, Belgio, Germania 2019, 72’)
e per l’impegno dell’autore nella difesa della biodiversità a
#SaveGorillas di Chef Rubio (Italia 2018, 13’23”)
Menzione speciale Cooperativa Arcobaleno “Ambiente e società” (per il film che meglio coniuga i temi ambientali con la dimensione sociale) assegnata a
Breakpoint. A Counter-history of Progress di Jean-Robert Viallet (Francia 2018, 98’)
con la seguente motivazione:
Un lungo viaggio, come sfogliare un vecchio sussidiario dove tutto viene riletto, raccontato, e spiegato con garbo e puntualità.
Riconoscimenti
speciali:
Premio
Movies
Save the Planet a
James
Balog
Premio letterario Le Ghiande di CinemAmbiente a Fabio Pusterla
CONCORSO
NAZIONALE SCUOLE CINEMAMBIENTE JUNIOR
Per il Concorso nazionale Scuole CinemAmbiente Junior, i cui vincitori sono gia stati annunciati lo scorso 10 maggio,
la giuria, composta da Vanessa Pallucchi, Angelo Robotto, Lello Savonardo, ha assegnato:
il Premio per il miglior cortometraggio delle Scuole Primarie a
Giustino,
uccellino coraggioso,
realizzato dagli allievi della classe 2a
C dell’I.C. 57° “San Giovanni Bosco” di Napoli
con la seguente motivazione:
Gli incendi boschivi, ce lo ricorda drammaticamente l'attualità, costituiscono un serio pericolo per il patrimonio forestale, per il loro impatto sugli ecosistemi in termini di salvaguardia della biodiversità e anche sulle risorse economiche. La fiaba di Giustino, uccellino coraggioso che non si arrende, che decide di ricostruire il suo bosco anziché abbandonarlo dopo il rogo, è un invito alla responsabilità individuale, al perseguire i propri obiettivi con forza d'animo e determinazione. Un esempio che deve essere di ispirazione per tutti noi, grandi e piccoli.
il
Premio
per il miglior
cortometraggio delle
Scuole Secondarie
di I grado a
Gli
eroi del riciclo,
realizzato dagli allievi della classe 3a
G dell’I.C. “A.
Stoppani” di Lecco
con la seguente motivazione:
Un
vademecum sbarazzino che parla la lingua dei ragazzi, per
arrivare anche alle orecchie degli adulti; un susseguirsi di buone
pratiche che trasformano la raccolta differenziata in un
gioco di squadra in cui ognuno può dare il suo contributo.
Utili eco-consigli anche per una minore produzione di rifiuti, a
cominciare dall'ambiente scolastico perché, come ci insegnano i
nostri simpatici eroi del riciclo, “il migliore rifiuto è quello
che non si produce”.
il Premio per il miglior cortometraggio delle Scuole Secondarie di II grado a
2 Gradi, realizzato dagli allievi del Gruppo SCRILAB dell’I.I.S. “Ferraris-Brunelleschi” di Empoli (FI)
con la seguente motivazione:
Attorno
all’affermazione di Nelson Mandela, “L’acqua è democrazia”,
gli studenti di Empoli ci offrono con disincanto i loro dubbi, le
loro paure insieme con la loro voglia di capire di
più, l’ambizione di farsi parte attiva in una società “imperfetta
e perfettibile”; una società di cui loro, nella piena
consapevolezza dei propri limiti, di quelli della scienza e della
politica, ma anche forti dei rispettivi ruoli, risorse
e potenzialità, sono il futuro. Un futuro che cerca nella
comprensione del nostro presente la miglior strada possibile da
percorrere, insieme: individui, scienza, società.
La
giuria ha inoltre deciso di attribuire una menzione
speciale a
Uomini e ferro, realizzato dagli allievi della 5a A dell’I.I.S.S. “Antonio Pacinotti” di Taranto
con la seguente motivazione:
Serietà
e maturità sono i due ingredienti che emergono dalla visione di
un "quasi documentario", grazie ai quali viene raccontata
una situazione estremamente complessa con linearità, concisione e
chiarezza. Convince la capacità di fornire informazioni con una
rappresentazione equilibrata dei fatti da cui tuttavia traspare la
drammaticità della situazione che i ragazzi vivono nella loro
quotidianità, sulla loro pelle.
Sinossi dei film premiati e menzionati:
Anthropocene:
The Human Epoch di
Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier, Edward Burtynsky (Canada
2018, 87’)
Con
sguardo intenso la regista affronta il dramma del massacro in Africa
di elefanti e rinoceronti bianchi settentrionali, questi ultimi in
serio pericolo di estinzione. Dalla frontiera africana fino agli
Stati Uniti, passando per i mercati asiatici, si delinea così un
inquietante quadro dove numerosi sono i fattori che contribuiscono
all’espansione del bracconaggio e da cui si traggono collegamenti
sorprendenti tra il commercio illegale di fauna selvatica, i cartelli
della droga, il terrorismo internazionale e la sicurezza delle
frontiere. Al tempo stesso vengono documentati gli sforzi di un
gruppo straordinario di persone decise in tutti i modi a salvare gli
ultimi grandi animali del pianeta: ambientalisti, guardiaparco,
scienziati, attivisti, il cui ruolo si rivela fondamentale in una
lotta che appare irrisolvibile.
All Inclusive di Corina Schwingruber Ilić (Svizzera 2018, 10’)
Una
gigantesca nave da crociera, il suo equipaggio, i suoi passeggeri:
una macchina del divertimento inarrestabile che lascia dietro di sé
clienti soddisfatti e mari inquinati.
A Simple Life di Myrto Papadogeorgou e Robert Harding Pittman (Grecia 2018, 17’13”)
La
costruzione di un resort con campo da golf per ricchi turisti
minaccia la vita di un villaggio sulla costa greca. Gioula e i suoi
concittadini decidono di opporsi per preservare il loro territorio e
la loro vita.
Breakpoint. A Counter-history of Progress di Jean-Robert Viallet (Francia 2018, 98’)
Solo
due secoli. Duecento anni caratterizzati da affascinanti rivoluzioni
industriali ed economiche, a partire dall’introduzione del carbone
e del petrolio fino all’era dei Big Data. Nel ripercorrere un’epica
umana attraverso quelle scelte fatte in nome del “progresso”, e
tracciandone le pesanti e irreversibili conseguenze sull’ambiente,
viene messa in dubbio l’inevitabilità di tale sviluppo. E se
l’uomo avesse intrapreso altre strade, come sarebbe il mondo
attuale? Accompagnata da una colonna sonora avveniristica, la voce
fuori campo ci conduce in un viaggio sulla Terra, da un’angolazione
che vede il mescolarsi di immagini di repertorio e filmati di
propaganda con scene di vita contemporanea.
Controcorrente di Claudia Carotenuto e Daniele Giustozzi (Italia 2019, 90’)
Il
viaggio di due giovani, una giornalista e un economista ambientale,
attraverso l’Italia, per conoscere e documentare lo stato
dell’ambiente, in particolare dell’acqua. Accompagnati da un
operatore cinematografico viaggiano su un’auto ibrida, navigano con
biologi marini, escono in mare assieme ai pescatori, percorrono 6000
km alla scoperta della Penisola. Oltre a varie interviste con
esperti, raccolgono testimonianze di attivisti che da decenni si
dedicano alla salvaguardia del patrimonio naturale del Paese. Un
progetto partito dal basso e diventato realtà che, tra le molte
peculiarità, ha cercato di compensare l’emissione di CO2 prodotta
durante la lavorazione, piantumando duecento alberi a Fontanetto Po
in Piemonte, creando così il bosco di Controcorrente.
Il sorriso del gatto di Mario Brenta e Karine De Villers (Italia 2018, 60’)
Uno
sguardo sulla realtà così come appare oggi nella strade e nelle
città in quanto immagine della crisi e del declino della società
occidentale nell’era della globalizzazione. Tra ricchezza e
povertà, tra omologazione e perdita d’identità, tra realtà e
illusione, nient’altro che una grande favola, un inganno, una
menzogna collettiva di cui la rappresentazione della vita quotidiana
ne diventa l’inquietante metafora. Inquietante come il sorriso del
Gatto di “Alice nel paese delle meraviglie”, il quale, alla
richiesta di aiuto della bambina per trovare la strada che la conduca
fuori dal bosco, risponde con il suo caratteristico ghigno: «Tutto
dipende da dove vuoi andare». La voce narrante è di Marco Paolini.
Messaggi dalla fine del mondo di Matteo Born (Svizzera 2018, 52’)
Impressionati
dalle conseguenze derivanti dai cambiamenti climatici e convinti che
la soluzione sia nelle mani delle nuove generazioni, Doris e Charles
Michel vendono la loro casa a Zurigo e comprano una barca. La loro
idea è semplice: portare cinque giovani svizzeri al Circolo Polare
Artico per osservare attraverso un’esperienza diretta i segni del
riscaldamento globale e sensibilizzare i loro coetanei con quanta più
forza possibile. La grande avventura ha inizio: per tre settimane
l’equipaggio della nave San Gottardo navigherà in paesaggi ostili
e spettacolari al tempo stesso. Armati delle loro macchine
fotografiche, i giovani esploratori documenteranno lo stato di salute
della fine del mondo.
The Burning Field di Justin Weinrich (USA 2019, 72’)
Oltre
trecento tonnellate di dispositivi tecnologici fuori uso vengono
inviate, ogni anno, dall’Europa e dagli Stati Uniti verso il Ghana,
precisamente ad Agbogbloshie, sobborgo di Accra, dove è situata la
più grande discarica abusiva di rifiuti elettronici sulla Terra. Lì,
si raccolgono persone e intere famiglie provenienti da diverse parti
del Paese, spesso spinte dalla siccità. Attraverso lo sguardo di
quattro giovani ghanesi impegnati a rimediare un lavoro e alla
ricerca di rapporti umani, siamo condotti in uno scenario di
desolazione e miseria, ritratto di una quotidianità sconcertante.
Sequenze che catturano un lavoro ripetitivo e infinito tra cavi,
ferri vecchi, materiali tossici, oggetti smontati e bruciati; un
tributo enorme pagato da vite sospese, che si raccontano svelando le
proprie difficoltà e i propri sogni.
The Climate Limbo di Francesco Ferri e Paolo Caselli (Italia 2019, 40’17”)
La
complessa connessione tra disastri ambientali e migrazioni.
Attraverso le storie di Queen, fuggita dalla Nigeria a causa dei
danni causati dal petrolio sull’ambiente, di Rubel, scappato dalle
inondazioni del Bangladesh, e le voci di Francesco, Luigi e Carlotta,
agricoltori e allevatori italiani che si confrontano con il problema
della desertificazione e della perdita di biodiversità in Italia, il
film documenta come il cambiamento climatico spingerà sempre più
persone a lasciare la propria terra. A fare da cornice scientifica
sono un glaciologo, un fisico climatologo e un avvocato dei diritti
dell’immigrazione. Ancora non esiste un riconoscimento della
condizione di rifugiato climatico nel sistema di asilo
internazionale, milioni di uomini e donne vivono in un limbo creato
dall’uomo e dal suo impatto sull’ambiente.
#SaveGorillas di Chef Rubio (Italia 2018, 13’23”)
Nella
Repubblica Centrafricana, il WWF promuove un programma per la
salvaguardia dei gorilla. Ranger e volontari sono impegnati in prima
linea a proteggere questi primati in grave pericolo di estinzione.
Sinossi
dei film premiati nel Concorso nazionale Scuole Cinemambiente Junior
2
Gradi (5’26’’)
Ragazzi,
acqua e tematiche ambientali. Disagio, dubbi e timori si alternano al
tentativo di trovare il giusto passo, nella giusta direzione. Come
bussola, la frase di Nelson Mandela: “L’acqua è democrazia”.
Giustino, uccellino coraggioso (3’)
Giustino
è un uccellino che vive sul Vesuvio, dove si trova a vivere la
tragedia dei roghi estivi. Abbandonato da tutti, decide di
intraprendere una missione: ricostruire il bosco.
Gli eroi del riciclo (5’)
Una
classe si prepara a uscire per una gita in montagna. Mentre
l'insegnante fa le ultime raccomandazioni, un bulletto lancia una
palla di carta nel cestino per la raccolta della plastica. La
professoressa sviene e compare un mostro che obbliga i ragazzi a
smistare correttamente un mucchio di rifiuti affinché la prof si
risvegli e la classe possa andare in gita. Seguono eco-consigli per
la riduzione dei rifiuti.
Uomini e ferro (10’)
Il docufilm tratta un argomento di notevole importanza ambientale per la città di Taranto. Racconta in breve la storia della città e del colosso siderurgico Ilva (oggi Arcelor Mittal) presente sul territorio dal 1960, che continua a inquinare pesantemente la città, causando l’aumento di mortalità per tumore (soprattutto del sangue e dei polmoni) anche nei bambini.