Energie rinnovabili: la Puglia approva il reddito energetico, prima regione in Italia
La nuova legge prevede che la Regione Puglia acquisti e metta a disposizione impianti fotovoltaici da installare in comodato d'uso sui tetti delle abitazioni di persone in stato di indigenza, nuclei numerosi, giovani coppie, come misura di contrasto alla povertà e ambientale insieme
17 July, 2019
Il Consiglio regionale della Puglia, primo in Italia, ha approvato all'unanimità la legge su "Reddito energetico regionale", proposta da Antonio Trevisi (M5S) come primo firmatario, con uno stanziamento di 5,6 milioni di euro per il 2019. Prevede che la Regione Puglia acquisti e metta a disposizione impianti fotovoltaici da installare in comodato d'uso sui tetti delle abitazioni di persone in stato di indigenza, nuclei numerosi, giovani coppie, come misura di contrasto alla povertà e insieme di sviluppo delle energie rinnovabili. L'iniziativa è stata sperimentata per la prima volta con successo dal Comune di Porto Torres (Sassari), rileva il Consiglio regionale della Puglia.
Grazie all'energia autoprodotta, si potranno
abbattere i costi della bolletta elettrica. E' atteso ora il regolamento di
accesso al Reddito energetico, con criteri di selezione dei beneficiari. Per le utenze condominiali, saranno previsti punteggi in base a diversi
criteri, come il numero di appartamenti ad uso residenziale presenti
nell'edificio. L'energia autoprodotta potrà essere consumata
dai beneficiari e quella non utilizzata verrà immessa in rete, mediante il
contratto di scambio tra i singoli e il GSE (Gestore dei servizi energetici),
ma è alla Regione che verrà attribuito il diritto di percepire dal GSE il
contributo in conto scambio, che andrà a rimpinguare il fondo per nuovi
impianti fotovoltaici.
Per acquisto e installazione degli impianti, per
la manutenzione straordinaria, il telecontrollo e la raccolta dati di
produzione e consumo, si procederà tramite bandi pubblici, con oneri a carico
della Regione. Nessun onere invece per i beneficiari del 'Reddito energetico',
ad eccezione delle spese di manutenzione ordinaria e dell'eventuale facoltà di
riscatto e obblighi risarcitori in caso di decadenza dal beneficio.
Tra l'altro, verranno "premiati gli utenti
che interverranno per la rimozione dell'amianto dai tetti", precisa il
consigliere Trevisi, sottolineando che "la Puglia è la regione che brucia
più carbone in Italia: oltre il 40% del consumo nazionale viene bruciato in una
fascia di 70 km tra Brindisi e Taranto. Le fonti rinnovabili e la generazione
distribuita sono l'unica vera prospettiva di liberazione dalle fonti
fossili". L'intenzione è dunque anche di favorire la diffusione di impianti
di elettricità da fonte solare nelle utenze domestiche o condominiali.