Roma, Pinuccia Monanari: 'Sul bilancio Ama avevamo ragione noi'
L'ex assessora all'Ambiente: "Dopo mesi assurdi di assurde vicende dovute a irricevibili pretese dal Campidoglio viene certificato che il bilancio proposto da Lorenzo Bagnacani era veritiero e corretto"
08 August, 2019
di Pinuccia Montanari
I 18 milioni che Virginia Raggi pretendeva da Lorenzo Bagnacani che venissero svalutati per portare il bilancio in rosso, non contribuiscono alle perdite del bilancio Ama approvato ieri, mercoledì 7 luglio, dal nuovo cda dell'azienda. Le perdite sono partite straordinarie accadute successivamente come fatti novativi. Viene evidenziato dai vertici Ama che i numeri della gestione caratteristica dell'azienda erano ottimi e nella direzione del pieno risanamento e rafforzamento dell'azienda.
Dopo mesi assurdi di assurde vicende dovute a irricevibili pretese dal Campidoglio viene certificato che il bilancio proposto da Lorenzo Bagnacani era veritiero e corretto. Una strategia di delegittimazione e diffamazione che ha provocato un danno personale agli ex amministratori di Ama e anche ai miei collaboratori che sono stati licenziati e che hanno compromesso l'azienda e compromesso la città. Ora non resta che aspettare che giustizia sia fatta. Nel frattempo toccherebbe ai protagonisti di questa assurda vicenda valutare le proprie dimissioni.
Sarebbe un gesto di dignità in questa storia infame...
I tanti vituperati 18 milioni di euro di crediti cimiteriali non figurano dunque tra le perdite di 136 milioni di euro, ma sono indicati come aveva indicato Bagnacani ed il suo CDA. Ora Virginia Raggi per mesi ha rifiutato quella prospettiva che le aveva indicato Bagnacani. Perché ora invece le andrebbe bene il bilancio? Forse semplicemente perché è in perdita? Allora unica cosa interessante era mandare Ama in perdita con quello che oggi i giornali indicano come un artificio contabile? Il problema è sempre stato indicato nei 18 milioni che ora invece, improvvisamente spariscono come problema.
Avevamo ragione noi. Tutti gli elementi che vengono indicati (perizia Centro carni, rottamazione Ter) sono novativi e successivi.
Io mi sono dimessa per coerenza, ma anche chi votò quella delibera perché non condivideva la indicazione di Bagnacani- sui 18 milioni, se fosse coerente, dovrebbe dimettersi. Oggi i politici sono attaccati alle poltrone come zecche. È una grande vergogna, per non parlare degli artifici contabili. Su quello avremo modo di riflettere