Ordinanze 'plastic free' a macchia di leopardo, la parola all'Anci
In Sicilia e in Puglia i Tar sospendono le ordinanze, in Abruzzo e in Sardegna invece rigettano i ricorsi dei produttori di plastica. Ne abbiamo parlato con Ivan Stomeo, delegato Anci Ambiente
07 August, 2019
Lo scenario a macchia di leopardo non piace a nessuno. Possiamo sicuramente sensibilizzare e incentivare gli operatori ad utilizzare materiali il più possibile compostabili. Dobbiamo spingere soprattutto i cittadini di scegliere esercizi commerciali che adottano politiche che vanno verso un’economia circolare o plastic free.
State pensando di diffondere una guida, un vademecum o altro per chi intende emanare nuove ordinanze?
Faremo certamente qualcosa nella direzione dell’economia circolare. Non ci sono alternative soprattutto in questo momento storico in cui il pianeta Terra è “malato”. Se continueremo così nel 2050 avremo nei nostri mari più plastica che pesce. Questo non possiamo permettercelo ne per noi ne per le generazioni future.
Se vogliamo che i cittadini seguano il nostro esempio dobbiamo essere noi sindaci a cambiare metodo e prodotti da acquistare. Bisogna dare impulso ad un’economia locale sempre più verde, coinvolgendo il più possibile la comunità anche attraverso l’introduzione della pratica del Green Public Procurement. Nei prossimi giorni l’impegno impegno è quello di realizzare un progetto del GPP 2.0. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le comunità all’acquisto di prodotti e servizi verdi, al fine di ridurre ulteriormente il rifiuto prodotto e l’emissione di gas nocivi . C’è tanta strada da fare i sindaci devono diventare i protagonisti di questo cambiamento.