Chiusura inceneritore di Acerra: 40 mila tonnellate di rifiuti fuori regione e altre 42 mila in depositi temporanei
I siti temporanei sono stati individuati Casalduni, Caivano, San Tammaro, Polla, per un quantitativo complessivo pari al 70% del fabbisogno. Per il restante 30% saranno utilizzate aree ubicate all'interno degli stir esistenti in Regione
28 August, 2019
Si è svolta nella giornata di ieri a palazzo Santa Lucia di Napoli, alla presenza del Vice Presidente Fulvio Bonavitacola, la conferenza di servizi alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli Enti d'Ambito degli ATO Rifiuti, delle Province, della Città metropolitana di Napoli e delle Società provinciali di gestione dei rifiuti, nel corso della quale è stato presentato alla Regione il programma relativo al deposito temporaneo di rifiuti nel periodo di fermo del termovalorizzatore di Acerra per manutenzione straordinaria.
Si è preso atto nel quadro delle distinte competenze e responsabilità, del piano condiviso e sottoscritto da tutti i partecipanti, compresa A2A proprietaria dell’impianto, che ha l'obiettivo di coprire tutte le esigenze relative alla gestione dei rifiuti nel periodo in questione.
In pratica, come hanno spiegato dall'ente regionale all’Ansa, 40.000 tonnellate saranno smaltite fuori Regione nel periodo del fermo del termovalorizzatore, mentre le restanti 42.000 tonnellate saranno destinate a depositi temporanei per un periodo non superiore a 90 giorni.
I depositi temporanei saranno distribuiti nelle diverse province, secondo il principio di prossimità. I siti individuati sono Casalduni, Caivano, San Tammaro, Polla, per un quantitativo complessivo pari al 70% del fabbisogno. Per il restante 30% saranno utilizzate aree ubicate all'interno degli stir esistenti in Regione.