Rifiuti di Roma, Municipio II: 'Intervenga il Governo, la città vive l'emergenza di sempre'
L'assessore Fabiano: "La Sindaca addossa ad Ama le responsabilità, Ama è allo sbando e i Municipi sono il bersaglio di una girandola di assurde e pesantissime segnalazioni cui possono rispondere solo sollecitando interventi qua e là per risolvere le emergenze"
17 September, 2019
Si appella al Governo l'assessore all'Ambiente del II Municipio di Roma, Rosario Fabiano, "affinché prenda posizione sulla crisi dei rifiuti" della Capitale: "Il nostro Municipio è tornato a vivere le emergenze di sempre - scrive in una nota - cassonetti stracolmi e discariche diffuse. La Sindaca addossa ad Ama le responsabilità, Ama è allo sbando e i Municipi sono il bersaglio di una girandola di assurde e pesantissime segnalazioni cui possono rispondere solo sollecitando interventi qua e là per risolvere le emergenze". La zona è quella dei quartieri Parioli, Flaminio, San Lorenzo, di Villa Borgehse e Villa Ada e comprende circa 170mila abitanti. L'ultima grave emergenza ai primi di giugno, in concomitanza con il III Municipio, quando casssonetti e marciapiedi rimanevano stracolmi per giorni senza che Ama riuscisse ad intervenire.
Ecco il testo integrale della nota di Fabiano:
"Il 28 agosto il nuovo CdA di Ama ha proceduto, con ordine di servizio 122/2019, all'ennesima trasformazione della macrostruttura che gestisce i servizi su tutta Roma. Per l'ennesima volta negli ultimi tre anni si spostano pedine umane senza un criterio e in assenza di un piano industriale che stabilisca gli obiettivi, la quantità di mezzi e personale da impiegare per raggiungerli e i luoghi di raccolta dei rifiuti.
Con la chiusura del Tmb Salario e con l'accorpamento ai Municipi di Roma sud est IV, V, VI e VII, il nostro Municipio è costretto ad utilizzare, come autorimessa dei mezzi meccanici e come compattatore, il lontanissimo impianto di Rocca Cencia dove hanno sede anche gli Uffici operativi. La grande distanza aggrava ulteriormente una situazione già disastrata.
Il 31 maggio 2019 la Giunta Capitolina ha approvato con deliberazione il Contratto di Servizio tra Roma Capitale ed Ama SpA per la gestione dei rifiuti urbani e i servizi di igiene urbana, valevole per gli anni 2019-2020-2021, che avrebbe dovuto efficientare il servizio e aumentare la trasparenza. Da allora non risulta esserci stato alcun miglioramento se non il solito cambio di direzioni e dirigenze.
Il nostro Municipio è tornato a vivere le emergenze di sempre, cassonetti stracolmi e discariche diffuse. La Sindaca addossa ad Ama le responsabilità, Ama è allo sbando e i Municipi sono il bersaglio di una girandola di assurde e pesantissime segnalazioni cui possono rispondere solo sollecitando interventi qua e là per risolvere le emergenze.
Vogliamo risposte concrete da parte di chi ha il dovere di pulire la nostra città. Facciamo anche appello al governo nazionale affinché, al contrario di quanto sinora avvenuto, prenda posizione sulla crisi dei rifiuti a Roma in virtù delle sussidiarietà verticale per cui il livello superiore (ente centrale) interviene quando il livello inferiore (ente territoriale) non è in grado di assolvere alle proprie funzioni".
Nel frattempo Ama comunica che da parte sua "prosegue il massimo sforzo, d’intesa e in coordinamento con Roma Capitale, per assicurare la regolarità dei servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti. In particolare, vengono monitorate le aree esterne di punti sensibili come ospedali, ASL, cliniche, strutture socio-assistenziali, plessi scolastici e asili nido di tutti i quadranti cittadini". A proposito di Rocca Cencia Ama spiega che l'impianto "è rimasto straordinariamente aperto e funzionante per contenere in ogni modo possibile i rallentamenti dovuti, come più volte annunciato nei giorni scorsi, all'insufficiente capienza di trattamento e al persistere di sbocchi di destinazione inferiori al fabbisogno concordato".
(foto di repertorio)