Lunedì 16 settembre è iniziata a Messina, 230 mila abitanti affacciati sullo Stretto, la rivoluzione della raccolta porta a porta, come alcuni hanno hanno ribattezzato il nuovo servizio. Non si tratta di una novità assoluta: negli ultimi anni la città ha già sperimentato in alcune zone la raccolta prossimità, con risultati non sempre positivi. 

Adesso si riparte e lo si fa dalla zona 1 dell’area sud del territorio comunale, che comprende i villaggi (frazioni) di Giampilieri, Molino, Altolia, Giampilieri Marina, Pezzolo, Briga Marina, Santo Stefano Briga, Briga Marina, Santa Margherita, Galati Marina, Mili Marina, Mili San Pietro, Tipoldo, Larderia, Tremestieri fino allo svincolo. La città è stata divisa in tre aree, nord, sud e centro. Ogni area a sua volta è stata divisa in 4 zone e ulteriori 7 micro zone che serviranno per organizzare al meglio i servizi di raccolta. 

La percentuale di raccolta differenziata in città super di poco il 20%, un dato molto basso e purtroppo in linea con quello dei grandi centri urbani della Sicilia. Per questo l'amministrazione messinese crede molto nel nuov servizio: "Siamo felici di annunciare che ha inizio una svolta epocale per Messina nella raccolta rifiuti, che permetterà alla città di diventare e virtuosa, rispettosa dell’ambiente, ecosostenibile e pulita” dice il presidente di Messinaservizi Bene Comune Giuseppe Lombardo, che aggiunge: “Non siamo riusciti a programmare l’avvio nelle altre zone dell’area sud, la due, la tre e la quattro, perché – prosegue Lombardo –ci sono stati dei rallentamenti nella consegna dei kit ai condomini non dipendenti dalla volontà dell’azienda. Tuttavia, siamo convinti che nelle prossime settimane potremo partire anche negli altri villaggi".