Biologico, Italia al primo posto in Europa: il 15,5% della superficie agricola è bio e sostenibile
Da fenomeno di nicchia alla presenza sulle tavole di tante famiglie italiane. La diffusione del biologico è anche merito della commercializzazione tra supermercati e store online che hanno aumentato la disponibilità di questi prodotti non solo salutari, ma anche ecosostenibili
25 October, 2019
Il biologico è passato dall’essere un fenomeno di nicchia, al conoscere una forte espansione tanto da essere presente sulle tavole di tante famiglie italiane. Questo è anche merito della recente commercializzazione tra supermercati e store online che hanno aumentato la disponibilità di questi prodotti non solo salutari, ma anche ecosostenibili.
Sì, perché i vantaggi nel breve e nel lungo termine sono tanto per i consumatori quanto per l’ambiente. Negli ultimi tempi si è potuto assistere a una forte sensibilizzazione sul tema tanto scottante dell’economia green e della produzione "zero waste". Da cosa partire per rivoluzionare il nostro approccio se non dai prodotti che quotidianamente vengono portati sulle nostre tavole? Può il biologico fare la differenza per milioni di consumatori?
Biologico e consumo in aumento: i dati aggiornati
Rispetto all’Europa, l’Italia detiene il primato per numero di operatori - insieme a Francia e Germania - che ha scelto la produzione agricola biologica; ben il 15,5% delle coltivazioni del nostro Paese sono ormai green, per un totale di 2 milioni di ettari totali secondo le stime del Ministero delle Politiche Agricole.
Sempre secondo i dati, le regioni che hanno trasformato le dinamiche produttive tradizionali in biologiche sono: la Sicilia (385.356 ettari), la Puglia (263.653 ettari), la Calabria (200.904 ettari) e l’Emilia-Romagna (155.331) che insieme rappresentano il 51% di tutta la superficie nazionale dedicata al biologico, mentre il 26% e rappresentato da Lazio, Toscana, Sardegna e Basilicata.
Il biologico ha dunque subito un processo di commercializzazione grazie all’impegno di discount e supermercati di vario genere che hanno deciso di investire sulla salute della Terra e del consumatore. Oggi infatti è facile trovare delle linee di prodotti biologici, come ad esempio Natura Felice di Aldi, che hanno messo al centro la sostenibilità ambientale e il rispetto per la natura, un argomento sempre più attuale e importante.
Biologico: il mix perfetto fra salute e sostenibilità
Il biologico ha ricevuto critiche feroci a partire dal suo boom economico iniziale: non tutti ne compresero le effettive potenzialità tanto legate alla salute dei consumatori quanto inerenti allo slancio imprenditoriale che ha garantito nel nostro Paese. L’Italia è la nazione con il maggior numero di giovani agricoltori: 57.621 imprese nel 2018, in aumento del 4,1% rispetto al 2018. I consumatori (59%) sono certi delle opportunità di lavoro che possono derivare secondariamente da uno sviluppo sostenibile dell’economia tricolore.
A tal proposito, è importante ricordare che acquistare a "chilometro zero" non significa soltanto risollevare un tipo di approccio aziendale di natura locale, ma anche limitare le emissioni ambientali derivanti dallo spostamento della merce, senza dimenticare la consapevolezza di portare sulla propria tavola materie prime regionali e non trattate chimicamente. In aggiunta, l'ecosostenibilità di tale approccio permette di difendere una biodiversità che troppo spesso viene schiacciata sotto il peso della produzione intensiva.
I passi concreti che i prodotti biologici hanno garantito negli ultimi anni, dunque, sono il punto di partenza da cui partire per una nuova era di consumo, che possa essere più rispettosa e attenta alle esigenze della nostra società.