Plastic tax. Edo Ronchi: inefficace se gli obiettivi sono ambientali
Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile: "Servirebbero invece maggiori risorse da investire per migliorare le performance ambientali degli imballaggi in plastica, per ridurre quelli monouso, per aumentare l’attuale insoddisfacente tasso del 43,4% di riciclo e per superare il target minimo del 55%, fissato dalla nuova Direttiva al 2030”
25 October, 2019
“Servirebbero, invece - spiega Ronchi, che sull’argomento ha pubblicato un articolo sul suo blog dell’Huffington Post- maggiori risorse da investire per migliorare le performance ambientali degli imballaggi in plastica, per ridurre quelli monouso, per aumentare l’attuale insoddisfacente tasso del 43,4% di riciclo e per superare il target minimo del 55%, fissato dalla nuova Direttiva al 2030”.
Per Ronchi questa tassa andrebbe quindi sostituita, recependo le nuove Direttive europee, con un adeguamento normativo del “contributo ambientale” per gli imballaggi in plastica - aumentandolo quanto serve – impiegandolo di più anche per la prevenzione, per la riduzione del monouso, differenziandolo, meglio di quanto già non si faccia, per gli imballaggi in plastica riutilizzabili e più facilmente riciclabili rispetto agli altri; riducendolo in proporzione al contenuto di plastica riciclata..
Il vigente sistema del “contributo ambientale” per gli imballaggi – conclude Ronchi- a differenza della tassazione, consente rapidi e frequenti adeguamenti, necessari per la copertura dei costi, variabili per quantità e qualità, delle raccolte differenziate, nonché per intervenire, quando necessario, per garantire il ritiro e la corretta gestione di tutta la plastica proveniente dalle raccolte differenziate”.
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