Torino. Il regolamento del “Barattolo” in dirittura d’arrivo ma nonostante il trasferimento, al Balon i rifiuti restano
Se si pensava che la cacciata del mercato del libero scambio dal Canale dei Molassi e da Piazza San Pietro in Vincoli avrebbe risolto tutti i mali di Borgo Dorae, sparito il Barattolo riemergono gli stessi identici problemi all’interno del Balon
29 October, 2019
Il mercato del libero scambio e della vendita occasionale di oggetti usati torna in discussione a Palazzo Civico, in occasione della seduta del 28 ottobre 2019 delle Commissioni III, I, IV, Diritti e pari opportunità, Legalità e Capigruppo, presieduta da Andrea Russi, alla presenza dell’assessore ai Diritti, Marco Giusta. Ma se in comune si lavora per il nuovo regolamento del Barattolo in via Carcano a Borgo Dora i problemi restano.
Infatti se si pensava che la cacciata del mercato del libero scambio dal Canale dei Molassi e da Piazza San Pietro in Vincoli avrebbe risolto tutti i male del quartiere, sparito il Barattolo cominciano ad emergere gli stessi identici problemi all’interno del Balon.
Parliamo principalmente di abbandono di rifiuti e degrado, come qualcuno ama definirlo, Lo dimostrano le foto pubblicate dalle Sentinelle dei Rifiuti sulla loro pagina Facebook che, se prima recuperavano libri e abbigliamento ancora in ottime condizioni dal solo al Barattolo e direttamente dagli ambulanti, ora sono costrette a farlo anche al Balon e direttamente dai cassonetti dell’indifferenziato che tracimano rifiuti o da bordi dei marciapiedi delle strade di Borgo Dora dove gli ambulanti a fine giornata abbandonano tranquillamente di tutto.
Ma torniamo al nuovo regolamento. Tanti gli argomenti all’ordine del giorno, tutti relativi al cosiddetto “Barattolo”: dalla proposta di Regolamento comunale, a cui sono pervenuti gli emendamenti delle Circoscrizioni, all’approfondimento di due interpellanze (dei consiglieri Maria Grazia Grippo e Silvio Magliano) e di due mozioni (dei consiglieri Eleonora Artesio e Francesco Tresso).
L’assessore Giusta ha precisato che soltanto la Circoscrizione 5 ha espresso parere favorevole, purché i venditori attestino il proprio reddito tramite Isee e la vigilanza sia in capo alla Polizia Municipale e non al gestore del mercato.
Giusta ha chiarito che non è necessario l’Isee perché, oltre alle finalità socio-economiche, il Barattolo ha l’obiettivo di promuovere il riuso degli oggetti e l’economia circolare. Accogliendo parzialmente la proposta della Circoscrizione 5, l’assessore ha spiegato che la Polizia Municipale collaborerà, pur lasciando la responsabilità della vigilanza in capo al gestore.
La discussione continuerà nelle prossime settimane, data anche l’insoddisfazione di alcuni commissari, che hanno lamentato l’assenza in Commissione della sindaca Appendino (Foglietta, Tresso, Artesio e Grippo) e del comandante della Polizia Municipale Bezzon (Magliano), e la necessità di approfondire il contenuto degli emendamenti presentati da Giunta e consiglieri (15 emendamenti sono stati presentati dal consigliere Russi, a nome della maggioranza).
Tra le richieste della maggioranza, oltre a quella di ribadire la provenienza lecita degli oggetti che vengono ceduti, ci sono quella di limitare la partecipazione a venditori residenti o domiciliati nel territorio della Città Metropolitana di Torino e quella di far versare loro una cauzione, che verrebbe trattenuta qualora non provvedessero a liberare il proprio stallo da rifiuti al temine dell’orario di vendita. Si chiede anche che le aree non possano essere occupate prime delle ore 5.30 del mattino.
La consigliera Viviana Ferrero (M5S) ha annunciato che verrà anche presentata una mozione di accompagnamento al Regolamento per garantire servizi migliori a chi frequenta il mercato: illuminazione, acqua corrente, toilette, ecc.