Prima bozza del Decreto Roma, maggiori poteri alla città per gestire rifiuti e trasporto pubblico
L’articolo 6 della bozza sancisce la possibilità di derogare il piano regionale dei rifiuti e riservare alla città prerogative e competenze più ampie nella individuazione delle modalità di raccolta e degli impianti di smaltimento
15 November, 2019
Il Decreto Roma inizia a prendere prende forma. Il pacchetto di norme per dare alla Capitale maggiori poteri e di conseguenza più autonomia di governo è stato presentato dal deputato pentastellato Francesco Silvestri. Per ora si tratta soltanto di una bozza in dieci punti, che prevede tra le altre cose un ufficio per il Campidoglio alla presidenza del Consiglio e uno per i rapporti con palazzo Chigi in Comune, ma anche maggiori poteri nella gestione del trasporto pubblico e soprattutto del trattamento rifiuti.
Il provvedimento, sostengono i Cinque Stelle, ridarebbe alla Capitale “la centralità che merita” come richiesto dalla sindaca Virginia Raggi e come promesso anche da Luigi di Maio, che a fine ottobre ha ribadito: “C’è bisogno di poteri speciali per Roma, abbiamo pronto il ddl per attribuire poteri speciali come in tutte le città europee, non è una questione di partito, spero sia sostenuta in maniera bipartisan e spero che il Parlamento possa approvarla entro metà dell’anno prossimo".
Rifiuti e Trasporti
Come riportato da RomaToday l’articolo 6 della bozza sancisce la possibilità di derogare il piano regionale dei rifiuti e riservare alla città prerogative e competenze più ampie nella individuazione delle modalità di raccolta e degli impianti di smaltimento. Al Comune di Roma sarà concesso di stipulare accordi in via preferenziale con i gestori degli impianti di smaltimento, anche se situati fuori dalla Regione Lazio.
Altro nodo cruciale da sciogliere con urgenza è quello dei trasporti. Nella bozza di Silvestri, precisamente all’articolo 4, si legge che a Roma sarà garantita “l’acquisizione diretta dei fondi per il trasporto pubblico locale” che, invece, al momento sono assegnati e distribuiti dalle Regioni. Il confronto diretto e costante con il Governo nazionale sarà garantito da un Ufficio speciale istituito ad hoc.